Potere ai pensionati
Un passo in avanti per l’Ungp

L’ottavo Congresso nazionale dell’Ungp ha segnato un significativo passo in avanti nella vita della nostra Unione. L’elezione a larga maggioranza (40 voti a favore su 50 delegati presenti) del nuovo Presidente Paolo Serventi Longhi (Lazio) non risponde solo ad un precetto statutario, ma è il segnale più vistoso di un profondo rinnovamento del gruppo dirigente nazionale. L’assise ha eletto due nuovi Vicepresidenti, Patrizia Disnan (Friuli Venezia Giulia) e Antonello Capone (Lombardia) ed ha portato nuove figure di prestigio nel Comitato esecutivo e nel Collegio dei revisori. La presenza di genere è stata rafforzata in tutti gli organi collegiali così come alla guida dei Gruppi regionali, i cui presidenti sono componenti del Consiglio nazionale dell’Unione. Paolo Serventi Longhi, una lunga militanza sindacale culminata quale Segretario generale (dal 1996 al 2007) della Fnsi, porta al vertice dell’Unione nazionale Giornalisti pensionati un’esperienza professionale e associativa e un’autorevolezza che gli consentiranno di far ascoltare la voce dell’Ungp nelle istanze nazionali del nostro sindacato. Il consenso ottenuto gli conferisce una rappresentanza complessiva della nostra organizzazione, premessa per un governo nel segno dell’unità che, nei tre giorni del congresso si è manifestata nella ricchezza degli interventi dei delegati e nell’articolazione delle proposte avanzate. Non è stato un congresso all’insegna dell’unanimismo e tanto meno del conformismo. L’unità di fondo emersa nelle deliberazioni conclusive si concilia con il pluralismo che è ricchezza per il sindacato.
Il dibattito è stato ricco, il confronto vero; tutte le candidature presentate erano apprezzabili, non di bandiera, vere alternative. E proprio per la qualità dei proponenti, nessuno, dopo il voto, si sarà sentito sconfitto. La nuova dirigenza dell’Unione ha assunto l’impegno di ripartire dai contenuti del dibattito congressuale per raggiungere tutti insieme, nuovi traguardi. Non abbiamo fatto un congresso finto. Non era tutto deciso a tavolino. Al contrario, abbiamo dimostrato che non siamo un orticello né una ridotta di reduci, ma un segmento vivo di un sindacato serio, partecipato, combattivo. Ora si può procedere tutti insieme, con rinnovata energia.

Guido Bossa    

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