20/05/2025
Memorial Gardenghi, un giorno di rugby e impegno nel carcere della Dozza
“Il rugby – diceva e scriveva Marco Gardenghi – è uno sport che può contribuire al riscatto sociale, offrendo opportunità di inclusione e crescita personale per persone con disabilità o in situazioni svantaggiate”.
Con queste parole si è aperto il “1° Memorial Marco Gardenghi“, giocato all’interno della Casa circondariale della Dozza di Bologna “Rocco D’Amato“, con in campo il Giallo Dozza Bologna Rugby e i Cinghiali del Setta, rinforzati per l’occasione da atleti della Stella Rossa Milano Rugby (Campionato Uisp Nazionale).
Il Memorial è stata l’occasione per ricordare il giornalista Marco Gardenghi – grande appassionato di rugby – presidente dell’Unione nazionale Giornalisti pensionati, già presidente di Aser (Associazione Stampa Emilia-Romagna) per due mandati e a lungo protagonista della vita sindacale regionale e nazionale.
Per la squadra composta dai detenuti della Dozza il Memorial è stato il momento per tornare in campo dopo mesi di assenza dalle competizioni ufficiali, scelta obbligata dal fatto che molti degli atleti del Giallo, tra il 2024 e il 2025, sono stati scarcerati per fine della pena.
La giornata si è aperta con la consegna ufficiale delle maglie agli atleti – momento particolarmente toccante nel rugby – soprattutto perché per una buona metà di questi era la prima volta. A farlo, l’allenatore e il capitano del Giallo, insieme al presidente Matteo Carassiti.
Dopo il fischio d’inizio dell’incontro, che per la prima volta è stato arbitrato da un ex atleta del Giallo Dozza, che all’interno della Casa circondariale ha frequentato il regolare corso federale, le due squadre si sono affrontate a viso aperto.
Sicuramente più esperti e tecnici i Cinghiali, ma non meno in partita i Gialli, che alla poca esperienza (metà dei giocatori ha conosciuto il rugby 4 o 5 mesi fa), hanno sopperito con la grande dinamicità e l’entusiasmo.
Tre tempi di 20 minuti l’uno, terminati sul 17 a 12 per i Cinghiali del Setta (tre mete a due), punteggio che dimostra quanto sia stata contesa la partita.
Tra gli ospiti del Memorial, i rappresentanti delle associazioni che hanno promosso l’iniziativa: Associazione stampa dell’Emilia-Romagna, Federazione nazionale della stampa, Unione nazionale dei Giornalisti pensionati nazionale, Ordine dei Giornalisti dell’Emilia- Romagna, Unione Stampa sportiva italiana, Gruppo Emiliano Romagnolo giornalisti sportivi, Confcommercio Ascom Bologna e Illumia, main sponsor del Giallo Dozza. L’iniziativa del Memorial Gardenghi è comunque frutto dell’impegno dell’Ungp dell’Emilia Romagna, rappresentata nella circostanza dalla vicepresidente Maria Luigia Casalengo e dal segretario Fabrizio Rappini.
Era presente alla giornata anche l’artista bolognese Fabieke, all’anagrafe Fabio Del Monte, writer e street-artist tra i più conosciuti nel panorama internazionale, che nei prossimi mesi dipingerà la parete della Palestra del Carcere.
Il ricordo di Gardenghi – scritto dalla moglie Vita Ippolito e consegnato stampato in “gialloDozza” alla squadra – è stato letto da Paolo Maria Amadasi, presidente Aser, mentre il giornalista Paolo Ricci Bitti ha assegnato il premio al miglior giocatore in campo, il terza linea centro del GialloDozza. (Da aser.bo.it)
(Le foto del servizio sono di Andrea Malossini)