Interventi: Stefanella Campana comitato esecutivo Ungp

martedì 24 gennaio 2023

Una vera svolta dell’Ungp per adeguarsi alla sfida dei tempi e ai problemi del futuro


L’informazione è alle prese con una crisi pesante tra cali inarrestabili di vendite della carta stampata e meno ascolti televisivi e una rivoluzione digitale che sta trasformando il giornalismo, sempre più formato da giornalisti precari e poco pagati. Il passaggio all’INPS non è stato indolore anche se fortunatamente è stato sventato il tentativo di chi parlava di ricalcolare le nostre pensioni con i parametri Inps più sfavorevoli. Restano molti problemi aperti, come il maggior peso fiscale sulle pensioni, il nuovo meccanismo di rivalutazione delle pensioni e una Flat Tax che penalizza i dipendenti perché si è calcolato che un professionista con ricavi fino a 85 mila euro l’anno pagherà 9.964 euro di tasse in meno. C’è da sperare che venga risolto con l’agenzia delle Entrate il calcolo fiscale penalizzante del contributo Casagit per i pensionati. Così pure il prelievo di solidarietà dell’1% per l’INPGI per 6 mesi che non ha più ragione di esistere, un problema a questo punto politico che il prossimo vertice Unpg dovrà risolvere con un incontro in tempi rapidi con i ministri competenti del Lavoro e dell’Economia.

In questa realtà l’UNGP, il sindacato di base dei pensionati nella FNSI, rinnoverà in questo congresso i suoi rappresentanti a cui si chiede una svolta vera per adeguarsi alle sfide e ai nuovi problemi. Un sindacato cui spetta il compito di difendere le nostre pensioni e i diritti acquisiti, ma anche di servizio, capace di comunicare velocemente e in modo efficace attraverso i social media, con sportelli presso le associazioni regionali. Ho fatto parte dell’Esecutivo Ungp in scadenza, 4 anni in cui abbiamo dovuto fare i conti con le pesanti limitazioni dovute al covid, alla pandemia. Eppure posso assicurare che l’impegno è stato costante nel portare all’attenzione della FNSI e dei nostri istituti i problemi dei pensionati anche in diverse riunioni online. Abbiamo organizzato a Roma dei corsi di aggiornamento (io quello su “Giornalismo e stereotipi: come evitare gli errori di genere” e partecipato come relatrice a quello su “Immigrazione, integrazione, informazione”) che hanno visto una grande partecipazione di colleghi in attività, confermando che con la nostra esperienza possiamo avere un ruolo importante nella formazione dei colleghi più giovani, anche come tutor per i futuri social media manager. E’ più che mai importante, come suggerisce il titolo di questo Congresso, un’alleanza tra noi giornalisti del passato e i colleghi attivi a cui dare tutto il supporto e solidarietà per il riconoscimento dei loro diritti attraverso una giusta contrattazione, senza usurpare nei loro confronti posti di lavoro come pensionati. Siamo tutti strettamente connessi e complementari per uscire in modo positivo da questa difficile stagione del giornalismo che tocca tutti, attivi e pensionati.

E’ stato realizzato da Ungp una sondaggio nazionale per comprendere la realtà dei pensionati, per avere suggerimenti per la sua attività. Sono emersi dati molto interessanti e non scontati: ben il 66% si dichiara disponibile a mettere la sua competenza a disposizione del sindacato e ben il 92,3% continua ad aggiornarsi e a mantenere contatti con i colleghi in attività. Il 68,8% è iscritto al sindacato e chiedono all’Ungp di muoversi con più determinazione. Da considerare con attenzione i dati relativi alle pensionate che percepiscono il 26% in meno delle pensioni rispetto ai colleghi, penalizzate nel corso della loro attività da una carriera irta di ostacoli. Una situazione che rischia di continuare nel futuro visto che le giornaliste fino ai 35 anni sono pagate meno del 14,6% rispetto ai giornalisti con la stessa età. Da sottolineare che le prepensionate sono il 32,2% contro il 28,4% dei prepensionati, ma preoccupa la scarsa attenzione delle giornaliste nei confronti del sindacato e quindi dell’Ungp che dovrà impegnarsi maggiormente su questo fronte con azioni e una politica di genere più attenta.

Voglio chiudere con una nota positiva. In Piemonte sono riuscita a far partire una ricerca sui media locali con la collaborazione dell’Università di Torino e il sostegno della Regione (ORA, Osservatorio regionale contro le discriminazioni, che ha coinvolto tre giovani giornaliste e tre ricercatrici).
Abbiamo scoperto che sono diverse le direttrici di giornali locali e che una ha fatto nascere ed è alla guida di una rete di giornali locali on line “All News” diffusi tra Piemonte, Liguria e Lombardia, con un seguito di 300 mila utenti e un centinaio di giornalisti contrattualizzati. Un esempio positivo di come il giornalismo può evolvere, per continuare ad essere fondamentale per la democrazia del nostro Paese. Sono convinta che l’Ungp possa e debba incidere meglio e con più forza nella politica sindacale della Fnsi anche col dare al suo presidente il diritto di voto perché i pensionati hanno un grande peso all’interno della categoria: hanno esperienza, competenza e voglia di giocare la propria parte. Mi auguro che il Congresso esprima un Esecutivo capace di una svolta forte per tutelare al meglio i pensionati in anni che si preannunciano difficili e complicati.