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“L’albero delle eresie”: un’alternativa al cinema


La lettura è una buona alternativa al cinema. Richiede anch’essa solitudine e completa immersione nella trama, per cogliere le idee, i sentimenti che l’autore ha voluto trasfondere nelle pagine, analogamente a quanto lo spettatore fa rispetto al regista in un film. Ed ecco che a un cinefilo dilettante come il sottoscritto capita l’occasione di ripercorrere un’intera stagione della sua vita grazie al libro di uno che di cinema veramente se ne intende.
Il libro ha un titolo curioso: “L’albero delle eresie”. Pubblicato dalla “Ediesse” nel 2011, è’ stato scritto da Italo Moscati, scrittore, sceneggiatore, regista, premiato autore televisivo, ed è una narrazione dei fatti, dei personaggi, delle stagioni del nostro passato, dagli anni del miracolo economico a quelli più recenti, arrampicata sui rami di un albero in cui gli eventi s’intrecciano a persone e personaggi amati o ammirati, anche conosciuti, a film visti, a ideologie frequentate e abbandonate, a libri letti.
Un grande affresco dove Fellini e Antonioni, Pier Paolo Pasolini e Carmelo Bene interagiscono con Chet Baker e Philip K. Dick. Dove l’onirico transatlantico di “Amarcord” incrocia la nave spaziale di “2001 Odissea nello spazio”, di Stanley  Kubrick, e dove gli androidi di Dick possono certamente sognare pecore elettriche, cullati dalla tromba di Chet.  Stagioni passate, eretici scomparsi perché il tempo non lascia scampo, o l’eresia sulla quale avevano scommesso la vita si è rivelata fallace.
Un passato che non abbiamo dimenticato e non vogliamo dimenticare. Popolato di uomini e donne ma anche di macchine e di strumenti sempre più nuovi. Lo schermo cinematografico sostituito da quello televisivo, questo dagli schermi elettronici dei computer, dei cellulari, e infine anche i libri dai tablet.  Le videocassette nelle quali raccoglievamo i nostri ricordi, ora obsolete, oggi sostituite dai DVD e domani chissà. “L’albero delle eresie” è un’occasione per non dimenticare, una lettura che permette di rivedere il nostro passato, persone libri, film che abbiamo amato, per affrontare il futuro. Qualunque esso sia.

Neri Paoloni