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Alberi maestri


Questo libro di Mauro Lando (che ha scritto i testi) e di Alessandro Gadotti (autore delle fotografie) si raccomanda per diversi motivi. In primo luogo ci aiuta, aiuta i lettori e gli abitanti di Trento, a riscoprire la natura che ancora vive fra le mura e i palazzi, nelle strade e nelle piazze della loro città: una sorta di ritorno alle origini dimenticate del nostro essere colonizzatori di un ambiente complesso nel quale l'uomo, le specie vegetali e animali erano interdipendenti e vivevano in armonia.
Trasferendoci in città, abbiamo perso il contatto con la natura, quasi amputando una parte di noi stessi; ora, grazie alle immagini di Gadotti e alle accurate schede storiche e naturalistiche di Lando, l'unità dell'ambiente viene recuperata e restituita alla fruizione di tutti. Gli "alberi maestri", veri e propri monumenti vegetali, giganti che popolano l'area urbana, tornano a parlare ai cittadini distratti e superficiali, raccontando loro storie passate, a volte avventure iniziate molto lontano nel tempo e nello spazio.
Tra gli oltre cento monumenti vegetali censiti nel volume molti hanno secoli di vita, altri sono derivati da ibridazione o da importazione dall'Asia, alle Americhe, dall'Africa; quasi tutti hanno visto nel tempo della loro vita cambiare anche radicalmente le strade e le piazze che costituivano il loro nuovo habitat. Qualcuno, come il maestoso tiglio di piazza Duomo, è l'ultimo erede di tre generazioni di alberi documentate, nello stesso luogo, da fonti iconografiche che ne testimoniano l'esistenza. Insomma, tutti hanno qualcosa da dire al passante o al cittadino frettoloso, con una sorta di richiamo alle origini.
L'altro motivo di interesse è dato dal fatto che il catalogo degli "Alberi maestri nella città e nel territorio di Trento" è il frutto di un censimento fatto in collaborazione fra il Comune di Trento e il Museo della Scienze con l'attivazione di borse di studio per giovani laureati, che ha consentito l'individuazione e la descrizione di 300 fra le piante più importanti presenti nell'area interessata, 124 delle quali, in 37 diversi luoghi, sono quelle pubblicate in base alle specifiche caratteristiche che vanno dalle dimensioni, età, valenza botanica, ma anche dalle tradizioni e dalla storia che legano questi "monumenti vegetali" al territorio cittadino o suburbano. "Alberi maestri" ma anche maestri di vita.

g. b.