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A spasso per Londra con Neri Paoloni


Dopo la “Guida ai segreti e al fascino della Londra meno conosciuta”, Neri Paoloni torna in Libreria con questo “Walking London – Percorsi londinesi” (Europa edizioni); venti itinerari da esplorare insieme all’autore per scoprire “qualcosa di nuovo ogni giorno”, come si legge nell’exerga. Diciamolo subito: un libro da prendere al volo, prima che Londra molli gli ormeggi con tutto il Regno Unito e si allontani nell’Atlantico.
Potrebbe accadere il prossimo 23 giugno, e francamente non ho capito, leggendo questa e l’altra guida di Neri, se l’autore ne sarebbe contento o no. Propenderei per l’ipotesi che Neri vorrebbe gli inglesi in Europa, ma senza star lì tanto a scongiurarli di restare. Insomma, dovrebbero rimanere agganciati a Bruxelles perché gli conviene, magari liberandosi un po’ di quella ingombrante zavorra che è il loro insulare sussiego.
Un’altra cosa che si capisce leggendo il libro è che nei suoi lunghi soggiorni londinesi, Neri Paoloni ha assorbito il meglio del carattere locale: le pagine trasudano ironia e understatement da ogni dove. Si capisce che l’autore prende molto sul serio gli inglesi ma non quanto i londinesi prendano sul serio se stessi, la loro capitale, la loro storia. Poi, da buon italiano, va naturalmente alla ricerca delle memorie del belpaese nascoste tra le nebbie d’oltre Manica; ma siccome è uomo di cultura, non si ferma alla pizza o agli spaghetti (non ne ho trovato traccia), ma ci accompagna ad incontrare Ugo Foscolo, Giuseppe Mazzini, Carlo Poerio, Raffaele Settembrini (figlio di Luigi) e tanti altri viaggiatori ed esuli italiani (alcuni a noi sconosciuti) che, come Marx, Lenin, Stalin, trovarono ospitalità da quelle parti.
Non foss’altro che per questo motivo gli inglesi di oggi dovrebbero pensarci bene prima di recidere i legami che li uniscono all’Europa. Ma, comunque andrà a finire, Neri ci rassicura: “Lo spirito della città, ciò che nessuno che vi abiti, vi soggiorni o la visiti, si stancherà mai di cercare, rimarrà sempre”.