29/05/2018

Commemorato a Milano Walter Tobagi. 38 anni fa fu spenta una voce libera


Nei giorni scorsi, come ogni anno, i giornalisti milanesi hanno ricordato il presidente dell’Associazione lombarda dei giornalisti, Walter Tobagi, sindacalista, inviato speciale del Corriere della Sera e fondatore della componente sindacale Stampa democratica (Sd), assassinato 38 anni fa dalle Brigate rosse. I terroristi gli spararono quattro colpi di pistola a tradimento, alle spalle. Un ultimo colpo alla nuca. Così morì Walter, in un freddo mattino di primavera.

In via Salaino, dove fu ucciso, la sua figura è stata ricordata dall’attuale presidente dell’Alg, Paolo Perucchini e dal presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti. Erano presenti anche il presidente dell’Ordine dei giornalisti lombardo, Alessandro Galimberti, la vedova Stella, diversi esponenti di Sd, gli amici personali e quelli incontrati nella professione da Tobagi, e colleghi.

Ha detto l’attuale presidente dell’Alg, Paolo Perrucchini; “Uccisero un uomo, non le sue idee. Da giornalista diceva “Bisogna cercare di capire per poter spiegare” e da sindacalista suggeriva “Non sono le parole tonanti, ma i comportamenti di ogni giorno che modificano le situazioni, danno senso all’impegno sociale: il gradualismo, il riformismo, l’umile passo dopo passo sono l’unica strada percorribile per chi vuole elevare per davvero le condizioni dei lavoratori”.

Il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia, Alessandro Galimberti, ha sottolineato il clima  di intimidazione e i tentativi di condizionamento della stampa: dagli omicidi di mafia in Sicilia, a quelli nel nord Italia, ai tanti colleghi gambizzati o pesantemente minacciati.

 «Dobbiamo soprattutto dare attenzione alle idee e alla lezione di Walter – ha sottolineato il presidente della FNSI, Giulietti – sulla società e sul giornalismo. Le sue analisi sono state un punto di riferimento e lo sono ancora oggi»

Alla cerimonia, culminata con la deposizione di una corona di fiori dinanzi alla targa di via Salaino, nel luogo dove fu assassinato, era presente la vedova di Tobagi, signora Stella.