15/03/2018
La nuova previdenza dei giornalisti, seminario a Cagliari con Macelloni e Iorio
Da oltre un anno sull’INPGI circolano fake news, per non dire vere e proprie menzogne e il compito principale dei vertici dell’istituto è quello di riportare tutti alla realtà dei fatti. Così la presidente dell’Istituto di previdenza dei giornalisti italiani, Marina Macelloni, ha introdotto il seminario “La nuova previdenza dei giornalisti “ svoltosi nella sala Giorgio Pisano, dal nome del capocronista dell’Unione Sarda scomparso poco più di un anno fa. Al seminario – che fa parte dei corsi di formazione continua dei giornalisti – sono intervenuti il direttore generale dell’Istituto, Mimma Iorio, il presidente del Fondo complementare, Enrico Castelli, il direttore generale del Fondo nonché dg della FNSI, Giancarlo Tartaglia. A coordinare i lavori è stato il fiduciario sardo dell’Inpgi, Stefano Salone, mentre il presidente dell’Associazione della stampa sarda, Celestino Tabasso, ha portato i saluti del sindacato. Macelloni ha messo l’accento sulle divisioni della categoria che rischiano di accentuare le difficoltà: ”di recente sono stata invitata a partecipare alla riunione degli stati generali dei commercialisti, e mi sono trovata in una sala stracolma con 1250 rappresentanti. Alle nostre assemblee arriviamo al massimo a 150 persone, perché ci manca il senso dell’appartenenza, essenziale in momenti difficili come quelli che attraversiamo che si superano costruendo un senso comune. Insomma, se non andiamo nella stessa direzione saremo travolti”. La presidente dell’INPGI ha ricordato che in sei mesi è stata elaborata una riforma che ha ottenuto il via libera dai ministeri dell’Economia e del Lavoro, una riforma – ha aggiunto – che dispiegherà tutti i suoi effetti gradualmente. Dati e numeri sono stati poi illustrati dalla Dg Iorio, col supporto di una serie di slide sul mercato del lavoro (17844 gli iscritti nel 2012 contro i 15744 del 2016), sulle entrate contributive (dai 368 milioni del 2012 ai 348 del 2016) alle prestazioni previdenziali (409 mln nel 2012 saliti a 485 nel 2016), alle principali novità introdotte in materia di prestazioni facoltative nonché la novità per le prestazioni obbligatorie (dalla modifica requisiti accesso alla Pensione di Vecchiaia e di anzianità, al passaggio al sistema contributivo, al contributo di solidarietà, alla modifica dei requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia, che nel 2019 sarà di 67 anni, per uomini e donne). Conclusa la prima parte dedicata all’INPGI, la seconda è stata incentrata sul fondo complementare, le cui caratteristiche e le novità sono state illustrate dal presidente Enrico Castelli e dal dg Giancarlo Tartaglia.