16/01/2012

Fnsi e Aser preoccupati per l'ipotesi di chiusura dell'Informazione - Il Domani. Il Cdr proclama lo sciopero a oltranza
Prorogati fino a novembre i contratti di solidarietà all'emittente "é tv"

La Fnsi e l’Aser esprimono grandissima preoccupazione per l’ipotesi annunciata oggi da Editoriale Bologna S.r.l. di sospensione delle pubblicazioni delle tre edizioni (Bologna, Modena e Reggio Emilia) del quotidiano L’Informazione – Il Domani. Una decisione che colpisce una redazione che da alcuni anni si sottopone a sacrifici per consentire alla testata di continuare a vivere e a essere in edicola. Sono a rischio 36 posti di lavoro di giornalisti dipendenti, oltre a quelli di poligrafici e amministrativi e ad alcune decine di collaboratori freelance


Il sindacato chiede all’azienda e all’imprenditore reggiano Erminio Spallanzani, che ha influenza dominante sul gruppo, di non assumere una decisione così grave e di compiere tutti gli sforzi necessari, come proposto dal sindacato dei giornalisti, per garantire la continuità d’impresa in questo periodo d’incertezza rispetto all’erogazione del finanziamento da parte del Fondo per l’editoria.
"Auspichiamo, infine, la firma di un accordo - conclude la nota di Fbsi e Aser - come quello sottoscritto questa mattina in Regione che garantisce l’attività produttiva e occupazionale delle televisioni dello stesso gruppo editoriale".

Da oggi le redazioni di Bologna, Modena e Reggio Emilia de L'Informazione-Il Domani sono in sciopero "ad oltranza". Lo comunica il Comitato di redazione (Cdr) della testata, al termine della riunione di oggi del tavolo di crisi convocato in Regione. "L'azienda Editoriale Bologna srl ha infatti annunciato che il Cda ha deliberato di sospendere le pubblicazioni a partire dal prossimo 1 febbraio- rende noto il Cdr- mettendo in cassa integrazione 36 giornalisti". La decisione, spiegano i giornalisti, e' stata presa dall'azienda "a fronte di una sospensione del contributo pubblico 2010", di cui e' titolare la testata, da parte del Dipartimento per l'editoria, "a causa di un'indagine avviata dall'Agcom per verificare se alcuni soggetti, tra cui Editoriale Bologna srl, hanno beneficiato di un doppio contributo". Con il contributo 2010 bloccato, quello per il 2011 incerto e le banche che "ora rivendicano i crediti, le perdite sono lievitate a 1,8 milioni di euro- sottolinea il Cdr- cifra che l'imprenditore di riferimento non vuole garantire". La Regione, pero', frena e parla di un rinvio di "ogni decisione a lunedi' prossimo, 23 gennaio, in attesa della riunione dell'assemblea dei soci dell'Editoriale Bologna" prevista per domani. Ma i lavoratori della testata sono ormai sul piede di guerra. "Ricordiamo che e' aperta un'inchiesta sul doppio contributo a carico di alcune delle societa' del gruppo- sottolinea il Cdr- all'interno della quale risultano indagati l'editore Erminio Spallanzani e il direttore e amministratore delegato di E'tv-Rete7, Giovanni Mazzoni. Sulla questione stanno lavorando Procura e Guardia di Finanza".
La storia del giornale "arriva dunque alla conclusione- afferma pero' con amarezza il Cdr de L'Informazione-Il Domani- dopo mesi e mesi di trattative e nonostante gli anni di sacrifici che i giornalisti hanno vissuto, accettando di autoridursi gli stipendi tramite l'applicazione dei contratti di solidarieta'". Una misura che e' servita a "evitare i licenziamenti a fronte di un perdita esigua per il settore editoriale di meno di 280.000 euro. Solo due mesi fa- ricorda il Cdr- l'azienda aveva firmato un nuovo accordo di solidarieta' vincolando il suo proseguimento alla verifica che e' stata fatta oggi in Regione". Il Cdr accusa l'azienda di essersi resa protagonista, negli anni, di "numerosi torti contrattuali" nei confronti dei lavoratori, come il ritardo nel pagamento degli stipendi, il mancato versamento dei contributi e, nel 2010, la mancata 14esima. (Dire)