04/12/2017

Il corso di aggiornamento dell’Ungp sulle emergenze: impegno per un protocollo per la comunicazione sociale dei rischi


Due indicazioni importanti sono emerse a conclusione del corso di aggiornamento professionale per giornalisti tenuto oggi nella sede della Fnsi a Roma per iniziativa dell’Ungp e della Federazione stessa.

Il tutto sulla base sia dell’esperienza di Amatrice con la sua radio che è stata in grado di tenere i contatti con la popolazione dell’area del “cratere sismico” dell’Appennino centrale, sia degli approfondimenti elaborati a l’Aquila dopo il sisma del 2009. 

La prima indicazione è che in un’Italia con l’86 per cento del proprio territorio caratterizzato da fragilità, oltre che da sismicità, è necessario prevedere all’interno della categoria dei giornalisti l’elaborazione di un protocollo sulla “comunicazione sociale dei rischi” ed anche la creazione all’interno delle pubbliche amministrazioni della figura professionale dell’ “emergency speaker”. Si tratta del comunicatore in grado di diffondere notizie rigorose, qualificate, scientificamente corrette e capaci di far conoscere alla popolazione il quadro della situazione emergenziale verificatasi.

La seconda indicazione è che l’esperienza di Radio Amatrice in una situazione di emergenza costituisce un modello di informazione capace di raggiungere le persone sfollate o terremotate così da tenere legami comunitari, ma anche di fornire loro con previsione informazioni sullo stato del territorio ad emergenza avvenuta.

Proposte e sollecitazioni queste che dovranno avere la loro maturazione e diffusione, ma che sono destinate ad avere un traguardo operativo.

L’incontro ha rappresentato la prima tappa di un percorso già avviato all’indomani del terremoto di Amatrice ed area appenninica dall’Unione nazionale giornalisti pensionati concretizzatosi con un finanziamento a Radio Amatrice, nata nell’ambito dell’amministrazione comunale, così da consentire all’emittente di ampliare la propria funzione di collegamento con le popolazioni.  

Letto un messaggio di saluti del sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi, assente per il sisma avvenuto poche ore prima, il presidente dell’Ungp Guido Bossa ha ricordato i passaggi che hanno preceduto il corso professionale ed ha sottolineato i risvolti deontologici legati all’informazione dell’emergenza. Il componente dell’esecutivo Paolo Baggiani ha sottolineato il ruolo dei giornalisti pensionati nel più complessivo mondo dell’informazione. A sua volta il collega Dario De Liberato, a lungo componente della commissione ricorsi e poi del Consiglio di disciplina dell’Ordine nazionale dei giornalisti ha tracciato i risvolti deontologici presenti nell’informazione nei momenti di emergenza. Daniele Galli della redazione di Radio Amatrice ha raccontati nascita e lo sviluppo dell’emittente mentre Gemma Giovannelli del Tg Lazio ha sottolineato l’ampia “copertura” garantita dall’emittente pubblica al sisma dell’area di Amatrice.

E’ stato nella seconda parte dell’incontro che sono emerse le sollecitazioni a dar vita ad un protocollo per i giornalisti impegnati nei luoghi di disastri e la creazione di un esperto in comunicazione nelle pubbliche amministrazioni. In questa fase sono intervenuti il collega Angelo De Nicola caporedattore del “Messaggero” dell’Aquila che ha illustrato il caso di l’Aquila, l’avv. Fabio Alessandroni che ha difeso le parti civili al processo per il terremoto dell’Aquila e il prof. Stefano Cianciotta, docente all’Università di Teramo, esperto di comunicazione di crisi. E’ emersa la disponibilità dell’Unione nazionale giornalisti pensionati ad impegnarsi per la definizione di una procedura in grado di definire i criteri di una comunicazione sociale dei rischi capaci di fornire adeguati strumenti di intervento ai giornalisti chiamati a “coprire” professionalmente le situazioni di emergenza, e informazioni certe adeguate alle popolazioni coinvolte.