13/11/2017

La partecipazione convinta dell’Ungp alla manifestazione unitaria contro il precariato e per la libertà dell’informazione


Nella riunione di Giunta della Fnsi del 9 novembre scorso ho motivato l’adesione dell’Unione nazionale giornalisti pensionati alla prima delle iniziative di mobilitazione e di protesta programmate unitariamente dagli organismi della categoria per denunciare l’inerzia del governo e del parlamento sui problemi del mondo dell’informazione e per richiamare l’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica sulla necessità di salvaguardare il diritto dei cittadini ad essere correttamente informati da una stampa libera e professionale, non soggetta a condizionamenti economici.

La manifestazione nazionale si terrà il 22 novembre davanti al palazzo di Montecitorio, sede della Camera dei Deputati. Nella sezione “notizie da altri siti” troverete il comunicato della Fnsi che illustra i temi e le motivazioni dell’iniziativa, resa più urgente dal fatto che la XVII legislatura è al termine e restano pochi mesi al parlamento per intervenire sui disegni di legge in discussione.

Quel che mi preme qui sottolineare è in primo luogo il carattere, direi finalmente unitario, della manifestazione, che esprime il consenso di tutti i giornalista italiani sui contenuti della piattaforma e che, spero, riuscirà a superare le difficoltà finora riscontrate per far passare le nostre posizioni e tradurle in norme cogenti per tutti, editori in primo luogo.

Della piattaforma, mi preme qui evidenziare il capitolo che riguarda gli interventi richiesti a governo e parlamento per superare gli squilibri del mercato che mettono a rischio la tenuta dell’Istituto di previdenza dei giornalisti, minacciata dal dilagare del lavoro senza tutela, senza diritti, senza garanzie. Gli ultimi bilanci dell’Inpgi riflettono questa problematica, con cifre che non possono non preoccupare noi pensionati. Di qui la nostra adesione convinta all’iniziativa di lotta della Fnsi, che è anche, direi in modo peculiare, la nostra lotta.

Guido Bossa