31/10/2017

Assemblea del Gruppo lombardo: “Forte preoccupazione” per i bilanci dell’Inpgi


Forte preoccupazione è stata espressa dal Gruppo Lombardo Giornalisti Pensionati, dopo la pubblicazione sul sito dell’Inpgi, delle anticipazioni sul bilancio 2017-2018. I colleghi, riuniti per l’incontro mensile al Circolo Alessandro Volta di Milano, alla presenza del presidente nazionale dell’Ungp Guido Bossa, hanno  commentato amaramente quanto appreso dagli stralci della relazione della presidente dell’Istituto Nazionale di Previdenza Marina Macelloni, che, per il 2017,  prevede come il “disavanzo previdenziale” aumenti e la “gestione del patrimonio” non riesca a compensare  lo squilibrio, per cui l’esercizio “chiuderà con una perdita” che si prevede di circa 104 milioni. Una evoluzione negativa che si manifesta soprattutto nei primi sei mesi dell’anno dove si è registrata una perdita di “800 posti di lavoro”, dopo gli oltre 2700 persi nel 2012, raggiungendo così il 15 per cento di calo dell’occupazione nel quinquennio. In base a questi dati, i rapporti di lavoro attivi scendono a circa 15 mila dai quasi 18 mila nel 2012.

Dopo questa “doccia fredda”, che si somma alle precedenti situazioni negative venutesi a creare a causa della crisi strutturale dell’editoria, le prospettive future  per noi pensionati, ma soprattutto per chi sta andando o andrà in pensione prossimamente, si restringono ulteriormente. Basti pensare all’ex fissa che – se andrà bene – chi l’aspetta la riceverà totalmente entro 20 anni, con rate erogate col contagocce; alla mancata  perequazione dopo la recente sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato legittimo il “bonus Poletti”, a meno che, nel 2019 non cambino le cose; infine il prelievo di solidarietà, chiamato dalla presidente Macelloni “contributo straordinario di solidarietà intergenerazionale”. Le penalizzazioni nei nostri confronti, come si evince, dunque,  non fanno che accrescere l’apprensione di tutti, poiché il futuro dell’Inpgi, se non si raddrizzano i conti, rischia di essere compromesso, nonostante la forte speranza della stessa Macelloni, la quale chiude la sua relazione dicendo che “nonostante lo scenario critico” resta ottimista.

Su questi argomenti, si è soffermato anche il presidente Bossa, che ha sostenuto l’impegno dell’Unione Nazionale Giornalisti Pensionati nella difesa dei diritti dei pensionati, pur nelle difficoltà in cui si dibatte l’Inpgi. All’interno della Giunta esecutiva della Fnsi, l’Ungp farà sentire la propria voce, ha affermato Bossa. Per il sindaco dell’Inpgi Franco Abruzzo, che ha confermato i dati  resi noti della presidente Macelloni, se i bilanci continueranno ad essere negativi nei prossimi esercizio, il rischio è quello del commissariamento che porterebbe, salvo riportare i conti dal rosso al nero, alla liquidazione dell’Istituto, oppure alla sua confluenza nell’Inps.

Molti gli interventi dei colleghi, anche su altri temi quali quelli puramente sindacali, sulle convenzioni Casagit e sulle recenti elezioni dei vertici dell’Ordine. Ordine, chiamato direttamente in causa anche dalla presidente Macelloni che nel finale della sua relazione definisce “determinante” il suo ruolo assieme a quello delle parti sociali, nella sfida della professione.

Il presidente lombardo Gian Fulvio Bruschetti, ha concluso il dibattito toccando il tema della situazione sindacale in Lombardia, che registra segnali preoccupanti sia in termini aziendali (come alcune delocalizzazioni all’estero) che occupazionali, con particolare riferimento a testate sia nazionali che provinciali. Infine, Bruschetti ha annunciato che il Gruppo Lombardo Giornalisti Pensionati ha costituito un “fondo” da destinare ai colleghi in difficoltà economiche, da erogare d’accordo con l’Associazione Lombarda Giornalisti.