11/10/2017

Consiglio nazionale Ungp: verbale della seduta del 5 luglio 2017


Nella sede della Fnsi in corso Vittorio Emanuele 349 in Roma, alle ore 10,30 del giorno 5 luglio 2017 si è aperta la seduta del Consiglio nazionale Ungp per esaminare il seguente ordine del giorno:
1) Approvazione del verbale della seduta precedente.
2) Donazione Ungp per Amatrice.
3) Bilancio consuntivo 2016 e bilancio preventivo 2017
4) Varie ed eventuali.

Erano presenti Guido Bossa, Gianfulvio Bruschetti, Mauro Lando, Paolo Baggiani, Natale Conti, Ermanno Corsi, Gian Luigi Corti, Savino Cutro, Dario De Liberato, Antonio De Vito, Enzo Ferrini, Giorgio Greco, Tiziana Longo, Domenico Marcozzi, Claudio Mazza, Marcantonio Morelli, Giuliano Musi, Orazio Raffa, Pietro Ruo, Giuseppe Sgambellone, Neri Paoloni.

Il presidente Guido Bossa apre la seduta dando la parola al collega Natale Conti, presidente Ungp di Palermo, per commemorare lo scomparso collega Orlando Scarlata. Il testo della commemorazione è allegato al presente verbale ed è stato pubblicato sul sito.Di seguito il presidente Bossa, ricordando che l’Ordine è la casa madre dei giornalisti, dà la parola al neo presidente dell’Ordine nazionale Nicola Marini che ha illustrato alcuni problemi legati alla cosiddetta riforma dell’Ordine (“che riforma non è”). Il tutto in vista delle elezioni per il rinnovo del Consiglio nazionale previste in ottobre. Tra le criticità segnalate dal presidente Marini vi è la contraddizione che alle prossime elezioni i giornalisti pensionati potranno tutti votare, ma potranno essere eletti solo se risultano titolari di una posizione attiva all'Inpgi, ossia, nel loro caso, titolari di una posizione all'Inpgi2. Il problema nasce dal fatto che l'Inpgi considera "posizione previdenziale attiva" solo quella dei giornalisti dipendenti, oppure iscritti all'Inpgi2.
Sono prevedibili difficoltà, ha aggiunto Marini, anche per inserire nel nuovo Consiglio nazionale il pubblicista eletto nel collegio unico per le minoranze linguistiche. Ha ricordato che nessuna modifica legislativa è stata introdotta per le elezioni dei Consigli regionali degli Ordini, anch'esse fissate in ottobre. Si è soffermato infine sul tema della formazione professionale.
Hanno poi interloquito col presidente Marini i colleghi Neri Paoloni (formazione professionale), Gian Luigi Corti (autoriforma dell’Ordine e ricorsi alla Corte costituzionale per l’elettorato passivo), Savino Cutro (negli Ordini tanti iscritti invisibili, necessità delle revisioni), Claudio Mazza (incostituzionalità per l’elettorato passivo), Paolo Baggiani (ostacoli alla presenza dei pensionati nei consigli di amministrazione con necessità di modificare lo statuto dell’Inpgi). E’ stato poi il segretario nazionale della Fnsi Raffaele Lorusso a portare il proprio saluto al Consiglio nazionale Ungp. Ha dichiarato che qualora da parte degli editori la corresponsione delle quote della ex fissa dovesse essere interrotta, o risultasse insufficiente, la Fnsi farà la sua parte accompagnando i colleghi interessati in una vertenza giudiziaria. Ciò significa che la Fnsi metterà a disposizione i propri legali.
Nel suo intervento il segretario della Fnsi ha segnalato anche che è in corso la trattativa con il Governo per l'applicazione della recente legge sull'editoria con  sostegni economici a favore del mondo imprenditoriale dell'informazione. A tal proposito ha affermato che gli interventi pubblici per gli editori dovranno essere autorizzati tenendo conto del rispetto delle regole. Tra esse vi è il pagamento dei contributi, compresi quelli per la Casagit e per il Fondo di previdenza integrativa. La legge, ha aggiunto, è lacunosa sul tema dell'occupazione, ma a questo può porre rimedio l'attuale fase di rinnovo del contratto di lavoro. Sarà firmato solo se ci saranno garanzie per il lavoro così da sostenere gli occupati, ma anche le pensioni.
La dichiarazione del segretario Lorusso in merito alla ex fissa ha fatto sì che, a fine seduta, la collega Tiziana Longo presentasse con altre firme una mozione per formalizzare l’assicurazione data dal segretario della Fnsi. Messa ai voti la mozione Longo è stata approvata all’unanimità. In merito alla ex fissa il collega Giuseppe Sgambellone dell'Ungp del Trentino Alto Adige ha ricordato che essa non riguarda solo i pensionati ma anche molti colleghi in attività. Ha comunicato che è in fase di elaborazione la possibilità di un accordo in base al quale il singolo pensionato può chiedere e ottenere in tempi brevi una quota consistente della ex fissa rinunciando alla parte mancante. Proprio questa parte mancante, ha aggiunto, dovrebbe essere devoluta dagli editori ai fondi di solidarietà dei giornalisti.
Approvato il verbale della seduta precedente, il presidente Bossa ha affrontato poi il tema dell’approvazione dei bilanci consuntivo e preventivo. Ha comunicato che nella seduta del giorno precedente il comitato esecutivo aveva deciso di non portare all’approvazione i bilanci non perché vi siano difficoltà legate alla correttezza delle cifre, bensì per delle perplessità sollevate dal revisore dei conti Giuseppe Anzalone in merito alle procedure di controllo. In ciò non vi è sintonia tra i revisori. In più, in quel momento non si poteva non registrare l’assenza del tesoriere Claudio Cojutti e dei due revisori Anzalone e Marco Gardenghi. Ha quindi chiesto che il tesoriere e i revisori si incontrino al più presto così da superare le incomprensioni e mettere il Consiglio nazionale nelle condizioni di valutare i bilanci. A tal proposito il collega Corti, e molti altri, ha invitato ad un chiarimento generale.
Altro argomento trattato è stato quello della modifica dello statuto della Fnsi. Il presidente Bossa ha comunicato che non è stata accettata la proposta di inserire all’articolo 1 la dizione che il sindacato tutela i giornalisti attivi e pensionati, ma è stata accettata la modifica dell’articolo 38. Ciò significa che ora la rappresentanza dell’Ungp viene invitata alle riunioni degli organismi Fnsi; in precedenza l’invito non era scontato. Il presidente Bossa ha invitato i presidenti territoriali Ungp a chiedere che anche in sede regionale venga applicata la nuova norma statutaria.
Un’altra modifica dello statuto ha portato alla costituzione presso la Fnsi del Coordinamento degli enti di categoria, ripristinando una prassi andata in disuso. Il presidente Bossa ha quindi proposto la convocazione di una riunione del Consiglio nazionale per individuare il ruolo dell’Ungp nel coordinamento degli enti di categoria.Un cenno è stato fatto al tema del finanziamento dell’Ungp dopo la lettera inviata ai gruppi regionali invitandoli a partecipare. Non vi sono state risposte positive, ha segnalato il presidente Bossa. Il collega Pietro Ruo dell’Ungp del Veneto, ha chiesto chiarimenti, il collega Antonio De Vito ha illustrato il meccanismo di finanziamento, ed il collega Cutro ha invitato a rafforzare la sensibilità verso il sindacato dei pensionati.
Il collega Baggiani ha sottolineato la delicata situazione venutasi a trovare con la legge che impedisce incarichi pubblici per i pensionati. A tal proposito una sentenza assai limitativa è stata emessa anche dalla Cassazione. Per questo, a suo dire, sono a rischio i ruoli assegnati ai pensionati all’interno dell’Inpgi. Il collega Cutro ha segnalato che l’Inpgi non ha recepito quella norma perché nel suo caso i pensionati vengono eletti e non nominati. Resta comunque il problema costituzionale della norma.
In conclusione il presidente Ungp di Palermo Conti ha comunicato che difficoltà tecniche e burocratiche hanno impedito che il “premio Petrina” finanziasse un giovane all’interno di una redazione. E’ stato quindi trasformato in un premio giornalistico per colleghi under 30. Infine il presidente Bossa ha relazionato sugli ultimi adempimenti del finanziamento di Radio Amatrice, ricordando che all’indomani una delegazione Ungp si sarebbe recata proprio nella città terremotata.

Il presidente
Guido Bossa

Il segretario
Mauro Lando