06/06/2017

Il Gruppo Toscano in gita a Pontremoli, gioiello della Lunigiana

Nel Medio Evo era la porta delle grandi vie di comunicazione fra Toscana e Lombardia. Poi Pontremoli, grazie alla vecchia Francigena e alla Cisa, è diventata la terra dove si nasceva librai. Qui è sorto il Premio letterario Bancarella (tenuto a battesimo nel 1952 da Oriana Fallaci con uno splendido reportage sul settimanale "Epoca") che quest'anno compie 65 anni e fa da traino alle altre sezioni - Bancarellino, Sport e Cucina - sorte e lievitate nel tempo: il 20 maggio, il -15- 16 luglio, il 20 ottobre sono date in cui si sono dati e si daranno appuntamento nella storica piazza della Repubblica scrittori, editori, giornalisti e i venditori di libri sulle bancarelle: Come sempre sono questi ultimi a decretare i vincitori


Per un omaggio al prestigioso concorso letterario e per riscoprire gli antichi sapori della cucina lunigianese, in questo prezioso scrigno di memorie artistiche, monumentali e...culinarie, il 29 maggio si è ritrovata anche una rappresentanza del Gruppo giornalisti seniores dell'Associazione Stampa Toscana aderente all'UNGP, giunta in pullman da Firenze con alla testa il presidente Marco Morelli. Calorosa l'accoglienza, in quel gioiello architettonico che è il Teatro della Rosa, riservata dal sindaco prof. Lucia Baracchini, affiancata da Giancarlo Perazzini e Gianni Tarantola, rispettivamente presidente e vicepresidente della Fondazione Città del Libro. Hanno intrattenuto gli ospiti sulla storia pontremolese e sull'importanza del Premio Bancarella, che certo contribuisce a sviluppare la vocazione turistica, a far conoscere e valorizzare l'arte ed i prodotti tipici della Lunigiana. Piatti e vini poi gustati nel pranzo consumato nell'agriturismo Cantine Belmesseri. Prima di riprendere, sotto la guida del prof. Paolo Lapi, il tour nella cittadella bagnata dal fiume Magra: attraversare i ponti medioevali, percorrere il lastricato delle viuzze del centro storico accanto al Duomo, è come sfogliare un libro di storia dell'arte. Sensazioni provate anche nella visita al Castello del Piagnaro, che ospita il Museo delle Statue Stele: qui sono raccolte una serie di sculture antropomorfe che rappresentano la testimonianza più importante della preistoria lunigianese