04/04/2017

Il nuovo Direttivo del Gruppo Trentino-Alto Adige
Giuseppe Sgambellone eletto presidente

Rinnovato il vertice dell'Ungp del Trentino Alto Adige Südtirol: presidente è Giuseppe Sgambellone, vicepresidente Fulvio Gardumi, segretaria Renate Mumelter, consiglieri Giuliano Tecilla, Pietro Marangoni e Paolo Gazzi. Dopo il passaggio in assemblea il sindacato regionale dei giornalisti pensionati è quindi ripartito per il prossimo quadriennio con un direttivo largamente rinnovato con all'interno quasi tutti pensionati "di nuova generazione"


L'assemblea generale elettiva si è resa necessaria dopo le dimissioni di larga parte del precedente direttivo a seguito dell'uscita del presidente Orfeo Donatini chiamato ad altro incarico. L'incontro ha visto una buona partecipazione e la presenza del presidente nazionale Guido Bossa. Nel suo intervento ha accennato alle novità che si profilano all'interno dell'Ordine con la riduzione nel numero dei componenti del Consiglio nazionale. Ha auspicato che la nuova dirigenza porti a migliori rapporti con gli enti di categoria. Per quanto concerne la Fnsi ha chiesto che nella fase di revisione dello statuto federale il sindacato dimostri la giusta considerazione verso l'Ungp riconoscendo il ruolo sindacale dei giornalisti pensionati.
Se in passato si sono registrate delle frizioni con la Fnsi, qualche responsabilità, ha ammesso Bossa, "è anche nostra", ma, ha aggiunto, in questi ultimi anni gli strappi sono stati ricuciti. Il presidente Ungp ha concluso affrontando i temi riguardanti l'Inpgi ricordando che tra due anni l'Istituto previdenziale dovrà verificare la riforma nella sua efficacia ed adeguatezza, ma "sta a noi controllare che nel frattempo si perseveri su questa strada".
Il consigliere di amministrazione dell'Inpgi Giuseppe Marzano ha poi illustrato la riforma soffermandosi sul prelievo di solidarietà richiesto ai pensionati. Ha aggiunto che la riforma avvia il risanamento, ma non è detto che risolva pienamente i problemi visto che a breve sono previsti altri quattrocento prepensionamenti.
Dopo altri interventi, Luciano Azzolini, presidente del Collegio sindacale della Casagit, è intervenuto ricordando che con le cure degli anni scorsi il bilancio fa intravvedere almeno 7 o 8 anni di tranquillità. Il dopo dipende dal prosieguo delle cure e dalla severità gestionale. Importante per la Casagit è anche la possibilità di aprirsi alle contribuzioni di categorie esterne.
L'assemblea ha infine approvato all'unanimità una mozione presentata dal segretario generale Ungp Mauro Lando per una ripartizione equa dei sacrifici previsti dalla riforma previdenziale dell'Inpgi. Il documento è già stato pubblicato su questo sito.