19/03/2017

Bartoloni: "Arriva il prelievo forzoso pensioni carico di dubbi e di misteri"

Senza nemmeno due cortesi parole di preavviso, e magari di cordiali rassicurazioni, per i destinatari, è in dirittura di arrivo (al traguardo intorno al 1 aprile?), il prelievo forzoso sulle pensioni Inpgi. Al di là di generici comunicati ufficiali e di burocratiche news-letter sull'operatività delle riforme a partire dal 21 febbraio scorso, non resta che l'attesa del fatto compiuto, del cedolino prosciugato


Magari non sorprendono, però amareggiano silenzi e chiusure a riccio verso l'intelligenza altrui, comportamenti che, così congegnati, tradiscono imbarazzo per decisioni di dubbia legittimità e senza precedenti extra legge; nonchè rivelano timori di prendere una cantonata e di subire una pioggia di ricorsi e di contestazioni.
Peraltro, dei pareri ministeriali, che hanno autorizzato la manovra di lacrime e sangue per tutta la categoria, si tiene nascosto il nocciolo, il dispositivo, perché i documenti ricevuti sono stati secretati dal cda dell'Inpgi per ragioni misteriose. Non sta in piedi l'obiezione che si è in attesa della loro pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, in quanto i relativi atti amministrativi sono entrati in vigore, e quindi notificabili per l'uso, all'atto dell'approvazione da parte dei dicasteri del Lavoro e dell'Economia, cioè seguendo un iter completamente diverso da quello seguito obbligatoriamente per leggi e decreti del Governo.
Perché i pensionati, che non sono incoscienti burattini, non possono conoscere tutte le ragioni che hanno indotto i ministeri vigilanti a ripescare il cosiddetto contributo di solidarietà da loro bocciato in prima istanza giusto un anno fa, e il come mai siano ricorsi stavolta ad un'arbitraria e stiracchiata interpretazione di una sentenza della Corte Costituzionale a rischio di bocciature? Quale garanzie si offrono o si possono offrire nell'attuale situazione, che il prelievo, una volta partito lancia in resta, non costituisca un pericoloso precedente invece di un una tantum? Perchè nel metro di valutazione delle solidarietà, del già dato, si ignorino o si fingono di ignorare ben 7 anni consecutivi di mancata perequazione dei vitalizi che ha portato nelle casse dell'Inpgi incassi/risparmi pari a 39milioni di euro?
Possibile che si debbano chiedere sacrifici non ad illustri sconosciuti, bensì ai propri soci e colleghi, senza raccontare tutta la verità sulla salute dell'istituto e dare un senso compiuto all'operazione?

Romano Bartoloni
presidente Gruppo romano giornalisti pensionati