08/01/2012

Il governo e la riforma del lavoro. Monti: "L'articolo 18? Nessun argomento deve essere considerato un tabù"
Il ministro Fornero incontra Cisl e Uil, poi Ugl e Confindustria

Mario Monti''Il nostro governo ha un atteggiamento mentale e' un'agenda specifica. L'atteggiamento mentale e' quello di considerare che niente debba essere considerato un tabu' tra le forze civili come il sindacato, il mondo produttivo e il governo pensando al futuro del Paese. In questo senso il mio ministro del Lavoro Elsa Fornero aveva citato l'articolo 18''. Lo afferma il premier Mario Monti, ospite di 'Che tempo che fa' parlando della riforma del Lavoro e dell'articolo 18


Parlando della riforma del Lavoro e dell'articolo 18 Monti aggiunge: ''Queste materie sono dominate dal diritto del lavoro e da certi simboli, ora pero' siamo in una fase in cui c'e' un disperato bisogno non di simboli, ma di lavoro non precario. Sara' l'impostazione, con l'accordo dei sindacati, a vedere non solo le enunciazioni di principio, ma gli effetti economici sulla competitivita' e doi veri e durevoli posti di lavoro''. (ANSA)

Da domani entra nel vivo il confronto fra Governo e parti sociali sulla riforma del lavoro. Dopo aver incontrato giovedi' il segretario della Cgil Susanna Camusso, il ministro del Lavoro Elsa Fornero incontrera' domani, separatamente, i segretari di Cisl e Uil Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti. Martedi' vedra' il segretario dell'Ugl Giovanni Centrella mentre mercoledi' tocchera' al presidente di Confindustria Emma Marcegaglia.
Domani Bonanni e Angeletti dovrebbero mettere sul tavolo la richiesta di rafforzare gli ammortizzatori sociali estendendoli a quei lavoratori ''atipici'' che finora non hanno goduto di questa copertura. Un altro passo che i sindacati vorrebbero dal Governo e' quello di rendere piu' oneroso per le imprese il lavoro flessibile. Bisogna farlo pagare di piu' ''per renderlo - spiega Bonanni - meno conveniente aumentando i contributi per finanziare l'estensione degli ammortizzatori sociali, la cui copertura non puo' essere lasciata alla sola fiscalita' generale''. Gli ammortizzatori sociali, afferma Angeletti intervenendo a Domenica In, potrebbero essere finanziati anche con parte di quanto recuperato dalla lotta all'evasione fiscale.
I due leader sindacali, come gia' ha fatto la Camusso, tenteranno di allargare dibattito dal mercato del lavoro al tema delle liberalizzazioni, delle infrastrutture e del fisco. Tutti capitoli di un tema unico: la crescita economica di cui l'Italia ha piu' che mai bisogno. Crescita che passa per il rilancio dei consumi che a loro volta passano (anche) per la riduzione del cuneo fiscale sul lavoro dipendente aumentando cosi' i salari netti.
I sindacati dovrebbero chiedere poi la riduzione degli attuali 46 tipi di contratto di lavoro riducendoli a 5. Fra questi ultimi maggiore peso dovrebbe essere dato al contratto di apprendistato principale veicolo di ingresso nel mondo del lavoro per i giovani. Da parte del ministro Fornero e' arrivata la proposta di un salario minimo garantito che non ha entusiasmato i sindacati mentre Confindustria ha avvisato che il conseguente onere non puo' essere sostenuto dalle imprese. Tutti d'accordo invece sul rafforzamento delle tutele a favore delle donne, in particolare la nullita' delle dimissioni in bianco fatte firmare alle donne al momento dell'assunzione usate poi in caso di maternita'.
Dopo le polemiche dei giorni scorsi l'art.18 ha perso gran parte del suo potenziale esplosivo quando il ministro Fornero ha dichiarato che :''non avevo e non ho oggi in mente nulla che riguardi in modo particolare l'articolo 18. C'e' tanto da fare sul mercato del lavoro prima di arrivare li'''. Ma il tema della flessibilita' richiesta dall'Ue sara' un obiettivo da raggiungere. In campo ci sono diverse proposte da quella di Piero Ichino a quella di Cesare Damiano e di Nerozzi-Boeri.
Oggi Angeletti ha fatto una proposta: ''evitiamo che le norme sull'art.18 siano interpretabili'' dal giudice. (ANSA)