08/01/2012
Sardegna 1 sospende i licenziamenti. L'editore pronto al confronto con il sindacato. Fnsi: "I giornalisti non sono marionette". La solidarietà del Cdr del Tgr Rai Sardegna
L'emittente televisiva Sardegna 1 ha deciso di sospendere i licenziamenti dei giornalisti gia' adottati e quelli in corso di perfezionamento sino ad un incontro con le Organizzazioni sindacali ed i appresentanti dei lavoratori che si terra' lunedi' prossimo, 9 gennaio, alle 15 nella sede aziendale. La Fnsi, l'Associazione Stampa Sarda, il sindacato italiano comunicazione della Cgil, e la Uilcom hanno reso noto che giornalisti, tecnici ed impiegati hanno deciso di sospendere lo sciopero, che era stato proclamato, in attesa dell'esito del confronto, al termine del quale si terra' l'assemblea generale dei lavoratori.
Dopo il provvedimento dell'azienda che ha inviato i preavvisi di licenziamento erano scattati tre giorni di sciopero per bloccare tutte le trasmissioni da oggi a domenica. La dura risposta era stata presa dall'assemblea generale dei lavoratori di Sardegna 1 (giornalisti, tecnici e impiegati) che ha giudicato ''immotivato e illegittimo'' i licenziamenti chiedendo all'editore di ''studiare congiuntamente al sindacato le soluzioni piu' idonee per affrontare la situazione aziendale''. (ANSA)
Giorgio Mazzella raccoglie l'appello del sindacato dei giornalisti, Fnsi e Assostampa sarda, e si dice pronto ad affrontare con ''maggiore sensibilita''' la vertenza della sua tv, Sardegna 1, dopo l'annuncio e la successiva sospensione del licenziamento di quattro redattori su 10 a causa delle perdite di bilancio, un milione di euro in due anni. ''Raccolgo volentieri l'invito dei sindacati per una maggiore sensibilita' nell'affrontare la situazione dell'emittente - conferma Mazzella all'Ansa - un invito che mi e' stato rivolto facendo leva sul mio ruolo di presidente della Banca di Credito Sardo, ma sottolineo che intendo comportarmi con la sensibilita' richiesta in qualita' anche di editore''.
L'editore di Sardegna 1 mantiene pero' la sua posizione rispetto alla criticita' di bilancio che ha portato all'annuncio dei licenziamenti. ''L'azienda cosi' com'e' non ha capacita' di restare sul mercato - chiarisce Mazzella - senza interventi correttivi sui contratti di lavoro non potremo restare in vita e saro' costretto a portare i libri in Tribunale''. Il proprietario della tv ricorda la proposta gia' fatta a giornalisti e sindacati: nuovo contratto con il 18% in meno di retribuzione nella fase iniziale e incentivi da subito in relazione al fatturato, di fatto un premio di produzione. ''E' questa una formula che stiamo probabilmente anticipando - conclude Mazzella - ma ritengo che sia l'unica strada percorribile per tutte le aziende editoriali che come noi subiscono i contraccolpi di una crisi senza precedenti''. (ANSA)
''Il signor Giorgio Antonio Mazzella - ha scritto la Fnsi - noto presidente di Banca (Credito Sardo) e editore e amministratore unico dell'emittente Sardegna1 Tv dovrebbe conoscere bene contratti, leggi e obbligazioni sociali del diritto del lavoro, nonche' le regole della buona creanza. Il sindacato dei giornalisti gli presentera' nell'incontro di lunedi' un compendio aggiornato. I lavoratori e i giornalisti della sua azienda non sono marionette, ne' giocatori di calcio per puntate e paghe a premio. E un uomo pubblico come il Signor Mazzella non dovrebbe aver bisogno neanche di farselo ricordare''. (ANSA)
Il Comitato di redazione della Tgr Rai della Sardegna esprime la sua totale solidarieta' ai colleghi dell'emittente Sardegna 1 e sostiene le iniziative dell'Associazione della stampa sarda e della Federazione nazionale della stampa affinche' vengano cancellati i quattro licenziamenti annunciati e per ora sospesi. Il Cdr, inoltre, ''auspica che il confronto possa concludersi secondo le linee gia' prospettate dal sindacato all'editore Giorgio Mazzella: nessuno stravolgimento delle norme contrattuali, nessun taglio all'occupazione ma interventi, come i contratti di solidarieta', che consentirebbero all'azienda di raggiungere gli stessi obiettivi di risanamento del bilancio''. (ANSA).
L'editore dell'emittente Sardegna 1, Giorgio Mazzella, passa al contrattacco dopo le accuse della Fnsi sulla vertenza della tv locale.
Mazzella nella sua replica si ''dissocia con fermezza e sdegno, dalle considerazioni ineleganti ed inopportune della Federazione della Stampa. Alla richiesta di una manifestazione di sensibilita', puntualmente accolta con la sospensione dei licenziamenti adottati - ricorda il proprietario della tv - la Federazione risponde irresponsabilmente con velenoso attacco personale nei confronti dell'editore puerilmente accusato di ineducazione e di scarso garbo in un contesto nel quale, pur in una situazione di estrema delicatezza per il futuro dell'emittente, l'editore ha mostrato di voler percorrere tutte le strade alternative a questa scelta dolorosa ricevendo - denuncia Mazzella - costantemente l'ostinato rifiuto da parte delle organizzazioni sindacali rispetto a qualsivoglia proposta di contenimento dei costi''.
''Proposte alternative serie ponderate - aggiunge l'editore - formulate nel pieno rispetto delle norme vigenti che evidentemente la Federazione della Stampa ignora, dimostrando di essere piu' propizia a sterili polemiche di posizione che attenta al dramma vissuto dal personale dipendente, da essa evidentemente considerato alla stregua di un mero strumento e non gia' l'unico vero oggetto della tutela''. (ANSA)
''La Federazione nazionale della Stampa ha pochissime cose da dire ancora all'editore di Sardegna 1 Giorgio Mazzella. L'unico sdegno da avere in questa vicenda - ha detto la Fnsi in una nota di risposta all'editore della televisione - sono i licenziamenti ritorsivi ed ingiustificabili, a fronte di una massima disponibilita' negoziale sulla base delle previsioni di legge e di contratto, comunicati ai colleghi, peraltro alla vigilia di una pausa festiva''.
''Se l'editore ha una sensibilita' sull'argomento - ha concluso la Fnsi - avra' modo di metterla sul tavolo sindacale dove come sempre la rappresentanza dei giornalisti avra' un comportamento leale quanto rigoroso''. (ANSA)