23/10/2016

Il Gruppo ligure contrario al prelievo forzoso deciso dal Cda dell'Inpgi

Il consiglio direttivo del Gruppo Ligure Giornalisti Pensionati esprime il proprio dissenso su quanto deliberato dal CdA dell’Inpgi a proposito del prelievo forzoso sugli assegni pensionistici. L’ipotesi di tale provvedimento – già bocciata in prima istanza dai Ministeri vigilanti e contrastata dalle pronunce della Cassazione – presenta infatti un marcato vizio di illegittimità oltre a prestarsi a numerosi rilievi di merito


Viola, in primis, il principio irrinunciabile dell'intangibilità dei diritti acquisiti e consolidati e rappresenterebbe un pericoloso precedente.
E’ doverosa la consapevolezza riguardo al delicato stato economico del nostro Istituto, ma prima di sottoporre gli iscritti a qualsiasi forma di sacrificio occorre insistere su altre direzioni tra le quali un abbassamento dei costi di gestione (con particolare attenzione a determinate prebende, che mal si sposano con la negativa congiuntura in cui è immersa la categoria giornalistica, compresi i suoi componenti in quiescenza) e una ricerca più approfondita di nuove fonti di finanziamento. Alla radice del dissenso rientra anche il mancato coinvolgimento – attraverso un referendum o con altre forme di partecipazione – della “base”, tagliata fuori da un piano di riforma di epocale importanza e posta di fronte al “fatto compiuto”.
Il consiglio direttivo del Gruppo Ligure Giornalisti Pensionati auspica altresì una chiara presa di posizione da parte dell’Ungp nazionale.