28/09/2016

Il verbale del Comitato esecutivo Ungp del 23 giugno 2016

Presso la sede di corso Vittorio Emanuele 349 in Roma, alle ore 15 del giorno 23 giugno 2016 si è tenuta la riunione del Comitato esecutivo dell’UNGP per esaminare il seguente ordine del giorno:

1) Approvazione del verbale della seduta precedente.
2) Bilancio consuntivo 2015 e preventivo 2016.
3) Completamento della riforma della previdenza all’esame del Consiglio di amministrazione dell’Inpgi.
4) Premio Mario Petrina.
5) Preparazione del convegno sul regime fiscale dei trattamenti pensionistici.
6) Varie ed eventuali


Presenti: Guido Bossa presidente, Gianfulvio Bruschetti  vicepresidente vicario, Mauro Lando segretario, Claudio Cojutti tesoriere, Paolo Baggiani, Dario De Liberato, Tiziana Longo, Claudio Mazza, Marcantonio Morelli, Orazio Raffa, Giuseppe Anzalone vice presidente del Collegio dei revisori dei conti.

Aperta la seduta, il collega Paolo Baggiani chiede un’integrazione al verbale segnalando la sua richiesta di delega a colleghi per i rapporti con gli enti di categoria. Il presidente Guido Bossa ricorda le difficoltà per una rappresentanza formale delegata. Il verbale è poi approvato.
Il presidente Bossa segnala la presenza alla riunione del collega Carlo Muscatello componente della Giunta Fnsi e delegato dal segretario Raffaele Lorusso a rappresentare il sindacato all’interno dell’Ungp. E’ pure presente il vicepresidente dell’Inpgi Giuseppe Gulletta al quale cede la parola invitandolo a chiarire le linee del progetto di completamento della riforma previdenziale Inpgi.
Il collega Gulletta dichiara che, in forza  dell’analisi dell’attuario, al momento non c’è sul tavolo il prelievo dalle pensioni perché non ritenuto necessario sulla base degli altri interventi di risanamento che si stanno elaborando. A tal proposito i Ministeri e l’attuario hanno indicato come necessario l’allargamento della base contributiva e il riesame dei temi legati all’età pensionabile e agli anni di contribuzione. In più, è prevedibile l’aumento di un punto percentuale della contribuzione degli editori e l’avvio della cessione degli immobili. Per quanto riguarda l’età pensionabile ci si avvicinerà al sistema generale, ossia si andrà in pensione più tardi e con rendimenti delle aliquote meno elevati, ma di circa il 2,30 per cento che comunque risulta più alto di quello dell’Inps. L’aumento dell’età pensionabile sarà graduale tra 2017 e 2020.
Il programma è che, consultate le parti sociali, la riforma sia approvata entro la fine dell’anno.
Aggiunge che l’Inpgi non è con l’acqua alla gola, che importante è l’imminente legge sull’editoria, che l’Inpgi non si inventa poteri parlamentari sul prelievo forzoso, anche perché non porta una contribuzione sufficiente mentre sono necessari altri interventi per sanare le difficoltà. Su richiesta della collega Tiziana Longo chiarisce l’entità del compenso della presidente dell’Inpgi segnalando che è ampiamente inferiore rispetto a quello del precedente presidente. Annuncia che nella prevista riforma dello statuto dell’Inpgi verrà fissata l’entità dei compensi degli amministratori.
Il collega Baggiani ringrazia il vicepresidente Gulletta per avere fatto chiarezza, in merito al prelievo sulle pensioni, su chiacchiere e indiscrezioni. Aggiunge che sarebbe utile una dichiarazione ufficiale e rassicurante in proposito da parte dell’Inpgi, a fronte delle preoccupazioni presenti nei pensionati. Il presidente Bossa ritiene importante un nuovo incontro con il collega Gulletta sul tema della riforma da tenersi nel mese di ottobre e giudica inopportuna e intempestiva una dichiarazione dell’Inpgi perché rischierebbe di innescare un conflitto generazionale nella professione.
Il collega Marcantonio Morelli aggiunge che in questa fase una dichiarazione dell’Inpgi non potrebbe che avere un valore temporaneo e provvisorio. Il collega Claudio Mazza conviene che una dichiarazione potrebbe avviare un contrasto con i colleghi più giovani e che comunque è importante la comunicazione che l’attuario non preveda interventi sulle pensioni. Aggiunge che in merito all’Inpgi si registra un incremento di voci e anticipazioni a fronte dell’opportunità di una maggiore riservatezza fino a che le decisioni non siano assunte in via ufficiale. Il presidente Bossa propone che all’indomani a conclusione del Consiglio nazionale sia messo ai voti un ordine del giorno in cui si dà atto delle assicurazioni del vicepresidente Gulletta.
Prende poi la parola il collega Muscatello che dichiara il suo impegno a superare le incomprensioni che nel passato vi sono state tra Fnsi e Ungp. C’è bisogno, ha aggiunto, di sintonia a fronte dei grandi cambiamenti in atto nel mondo dell’informazione: nulla tornerà come prima, però i diritti acquisiti, in particolare quelli pensionistici, non vanno toccati. Il rischio piuttosto è che in futuro sia l’Inpgi a venir meno con il passaggio della previdenza dei giornalisti all’Inps. In tale evenienza ha posto il quesito se non sia preferibile un contributo di solidarietà non forzoso affinché l’istituto resti in piedi in un quadro di solidarietà di categoria. In merito all’Inpgi ha ricordato che il problema vero è la base contributiva, che il compenso al presidente dell’istituto va legato al valore del suo lavoro, che il giornalismo nel web si dimostra una fonte di lavoratori non garantiti. Aggiunge che nulla è stato deciso in merito alla riforma previdenziale ed invita a non credere a notizie infondate.
Il vicepresidente vicario Gianfulvio Bruschetti esprime il benvenuto a Muscatello e ricorda che comunque i pensionati già versano un contributo di solidarietà all’Inpgi attraverso il blocco della perequazione. Ricorda come l’Ungp lombarda abbia deliberato un contributo di solidarietà per i colleghi in difficoltà. Il collega Mazza approfondisce il tema del fondo volontario del sindacato lombardo ed apprezza la volontà di Muscatello di superare le difficoltà tra Ungp e Fnsi.
Il collega Baggiani ricorda che molte difficoltà dell’Inpgi derivano dai costi degli oneri sociali che dovrebbero invece essere ricondotti al bilancio statale. Segnala iniziative di solidarietà anche nel sindacato sardo. Il collega Dario De Liberato fa presente come nel 1999 la legge 416 sui prepensionamenti nel settore dell’editoria sia stata accolta favorevolmente, poi tutto è cambiato e la legge è stata usata male.

2)Bilancio consuntivo 2015 e preventivo 2016
In merito ai bilanci consuntivo e preventivo il vicepresidente del collegio dei revisori Giuseppe Anzalone dà atto della regolarità, mentre il presidente Bossa aggiunge che l’aumento dei costi di funzionamento degli organi è legato alla crescita del numero delle riunione del Consiglio nazionale. La Fnsi rimborsa parzialmente solo il costo delle due riunioni statutarie.

4)Premio Mario Petrina
Il presidente Bossa e il collega Orazio Raffa relazionano sul Premio Petrina che in base ad accordi verrà gestito dall’Ungp siciliana con il sostegno dell’Ungp nazionale.

Infine il presidente segnala che il previsto convegno sul regime fiscale delle pensioni è slittato al prossimo autunno