25/06/2016

Il verbale del Consiglio nazionale Ungp del 18 maggio 2016

Nella sala Walter Tobagi della Fnsi in corso Vittorio Emanuele 349 in Roma, alle ore 10,30 del giorno 18 maggio 2016 si è aperta la seduta del Consiglio nazionale Ungp per esaminare il seguente ordine del giorno:
1) Approvazione del verbale della seduta precedente
2) Inpgi – nuovi assetti dell’Istituto- il ruolo dell’Unpg.
3) Preparazione del convegno sul regime fiscale dei trattamenti pensionistici.
4) Varie ed eventuali


Erano presenti Guido Bossa, Stefania Giacomini, Mauro Lando, Claudio Cojutti, Giuseppe Anzalone, Paolo Baggiani, Romano Bartoloni, Gianfulvio Bruschetti, Natale Conti, Ermanno Corsi, Gian Luigi Corti, Savino Cutro, Dario De Liberato, Antonio De Vito, Orfeo Donatini, Enzo Ferrini, Marco Gardenghi, Domenico Marcozzi, Gianni Martellozzo, Claudio Mazza, Marcantonio Morelli, Giuliano Musi, Neri Paoloni, Orazio Raffa, Orlando Perera, Mario Antolini.
Il presidente Guido Bossa apre la seduta ricordando brevemente lo scomparso vicepresidente vicario Mario Petrina e invitando i presenti ad un minuto di raccoglimento. Al termine dà la parola a Natale Conti, presidente dei giornalisti pensionati della Sicilia, per commemorare lo scomparso.
Natale Conti ricorda la figura umana di Mario Petrina, sottolinea quella di dirigente nel mondo giornalistico: è stato “un grande sindacalista” e come presidente dell’Ordine: “è stato molto cauto e attento nel momento difficile del referendum abrogativo”.
Il merito all’ipotizzata iniziativa per ricordare lo scomparso, il presidente Bossa indica la creazione di un premio per un giovane collega trovando però l’adesione anche degli organi di categoria.
Entrano la neopresidente dell’Inpgi Marina Macelloni, il segretario generale della Fnsi Raffaele Lorusso, il presidente della Casagit Daniele Cerrato.
Riferendosi a Petrina il presidente Cerrato ricorda che è stato consigliere della Casagit dal 2009 al 2013 e comunica di avere avuto un colloquio con la figlia dello scomparso. In tale occasione Michela Petrina ha espresso il desiderio che un eventuale premio intitolato al padre possa aiutare un giovane giornalista ad entrare nella professione. Il collega Enzo Ferrini segnala l’esperienza del Friuli nell’assegnare un premio ad un giovane giornalista. L’individuazione delle caratteristiche del premio sarà oggetto in un approfondimento.
Il presidente Bossa ricorda che con la scomparsa di Petrina si pone la necessità di nominare un nuovo vicepresidente vicario. Nello statuto non vi sono previsioni esplicite per tale sostituzione per cui, sentito il parere del direttore della Fnsi Giancarlo Tartaglia, si procede per analogia con la nomina del primo dei non eletti. Alla vicepresidenza subentra quindi il collega Gianfulvio Bruschetti, che di conseguenza lascia l’incarico di componente dell’esecutivo nazionale. A sua volta, a tale incarico subentra il collega Marcantonio Morelli, presidente dell’Ungp della Toscana. Un applauso sottolinea il nuovo assetto.
Approvato il verbale della seduta precedente, il presidente Bossa legge la sua relazione. Il testo è allegato al presente verbale ed è stato pubblicato sul sito Ungp.it. In sintesi Bossa ha segnalato come il 2016 si profili come un anno cruciale per la categoria con la Fnsi impegnata nel rinnovo contrattuale e l’Inpgi nella riforma della previdenza. Vi è però la percezione di un miglioramento di clima nelle due organizzazioni con volontà di ascolto e di collaborazione reciproca. Sui temi più legati ai problemi dei pensionati ha espresso la volontà di un avvicinamento verso i sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl, Uil. “Alcune loro parole d’ordine sono anche le nostre come reversibilità, potere d’acquisto, perequazione, assistenza scorporata dalla previdenza”. A sua volta la Fnsi dimostra una diversa attenzione verso le richieste dell’Ungp. Tutto questo a dimostrazione che "l’Ungp non è una riserva, ma una risorsa".
Nel suo intervento la vicepresidente Stefania Giacomini ha fatto riferimento ai sei punti approvati all'unanimità dal direttivo di Stampa Romana il 14 dicembre scorso nonché alle proposte del manifesto dei pensionati di Giornalisti Italiani Uniti e della lista Corsara con l’ottica precisa di salvaguardare i diritti acquisiti dai giornalisti pensionati e il valore dell'esperienza professionale che non deve essere azzerata. Il tutto senza alimentare la guerra generazionale. Ha anche invitato a rimodulare la passata decisione dell'Inpgi sul contributo di solidarietà formulata in maniera impositiva. Ha fatto poi riferimento al caso delle colleghe esodate, all’ex fissa e alle pensioni della gestione separata dell’Inpgi. Per quanto riguarda l’Ungp ha invitato ad una maggiore presenza e contributi concreti nel sostenere le ragioni dei giornalisti pensionati. L’intervento è allegato al presente verbale ed è stato pubblicato sul sito Ungp.it.
Il collega Paolo Baggiani, componente dell’esecutivo, ha chiesto l’impegno dell’Ungp a difendere le pensioni, “e non si parli di solidarietà, quando questa è stata già ampiamente realizzata con le maggiori tassazioni cui sono soggette le pensioni più elevate, e con la mancata perequazione”. L'Inpgi “deve comportarsi nei nostri confronti come un interlocutore, non come una controparte come spesso è avvenuto in passato”. Ha invitato infine ad elaborare una proposta complessiva partendo dai documenti dei pensionati romani e piemontesi elaborati nel mese di marzo. L’intervento è stato pubblicato sul sito Ungp.it.
Un grazie per il sostegno avuto per la nomina a sindaco dell’Inpgi è stato espresso dal collega Savino Cutro che ha dato atto del miglioramento del clima generale dopo le asprezze della campagna elettorale. Verso l’Inpgi, ha detto, si sono lette critiche spesso forzate a fronte del fatto che l’istituto è stato gestito da persone per bene. Ha ricordato la necessità inserire nell’Inpgi la contribuzione dei colleghi degli uffici stampa, ma anche di tenere conto dei colleghi pensionati che lavorano al nero nelle redazioni. Per questo riordino è necessario che gli enti di categoria facciano squadra.
Il collega Ermanno Corsi, presidente del gruppo della Campania, ha espresso la necessità di difendere assieme le pensioni e la professione in un momento difficile del giornalismo. A tal fine la strada da percorrere è quella di individuare un ruolo più attivo della componente Ungp negli enti di categoria superando le divisioni. Ha invitato alla vigilanza a che i pensionati abbiano una adeguata rappresentanza negli organismi di categoria.
La neo eletta presidente dell’Inpgi Marina Macelloni non ha esitato a dichiarare che “qualsiasi riforma previdenziale è cattiva per definizione” perché va a toccare le prospettiva che ciascuno elabora sul proprio futuro. E’ però necessaria e con sostenibilità di lungo periodo: per questo saranno individuati interventi equi così da ripartire i sacrifici rendendoli meno pesanti anche perché “la solidarietà è il carattere fondante dell’istituto”. Nella fase di elaborazione della riforma saranno consultate le parti sociali, ma “nessuna riforma basterà mai se non ci sarà la ripresa dell’occupazione. L’istituto di suo può fare poco: le ispezioni nelle aziende ci sono e funzionano, ma non bastano a cambiare il quadro generale”.
Il presidente della Casagit Daniele Cerrato ha assicurato la sostenibilità della Cassa integrativa anche a fronte di un non grave disavanzo. L’andamento è però tale da prevedere difficoltà con la diminuzione dell’occupazione e l’aumento dei pensionati che ora arrivano a 8500. A fronte di questo andamento generale e per “esserci anche dopodomani” si sono poste in atto iniziative che puntano alla sostenibilità. Ha fatto riferimento ai risultati positivi che emergono dall’accordo con la Confcommercio e dall’avvio del secondo poliambulatorio di Roma.
Il segretario generale della Fnsi Raffaele Lorusso ha affermato che a fronte dell’aspirazione a mantenere diritti acquisiti e garantiti è necessario porsi il problema del dove trovare le risorse necessarie all’interno del sistema previdenziale. L’obiettivo generale deve essere quello di incrementare l’occupazione, senza la quale il sistema previdenziale non regge. Per quanto concerne il contratto di lavoro ha annunciato che si punterà all’aumento dell’occupazione ed a portare dentro il recinto contrattuale le nuove figure professionali presenti nell’informazione on line.
Nel dibattito generale è poi intervenuto il collega Antonio De Vito, presidente del gruppo del Piemonte, che ha ricordato la crisi dell’occupazione giornalistica e del mercato del lavoro; in più le concentrazioni editoriali andranno a discapito dei precari. Il contratto pertanto va elaborato con garanzie e tutele ad orizzonte decennale. Non bisogna avere paura dei cambiamenti proprio per venire incontro ai più giovani.
Orlando Perera, componente della lista “Inpgi futura” nel Consiglio generale dell’Inpgi, ha sostenuto che le pensioni si difendono difendendo la professione del giornalista anche rispetto al diffondersi della pratica della comunicazione, il tutto anche a fronte dell’anomalia di 120 mila iscritti all’Ordine. Solo così il giornalismo recupererà il ruolo sociale e politico che gli compete. Ha posto il quesito di come la nuova presidenza dell’Inpgi gestirà l’istituto, quale sarà il rapporto con le minoranze e come verrà garantita la trasparenza.
Il presidente del gruppo del Lazio, Romano Bartoloni, ha lamentato la mancanza da parte della nuova presidente dell’Inpgi di un documento programmatico, sottolineando che la crisi dell’istituto è evidente anche senza consultare gli attuari. In merito alle pensioni ed ai prelievi di solidarietà ha affermato che le pensioni costituiscono diritti acquisiti intangibili e che la solidarietà è individuale per cui in proposito vanno interpellati direttamente tutti i pensionati.
Il collega Ferrini, presidente del gruppo del Friuli, ha commentato che la comunicazione non va demonizzata rispetto al giornalismo che sta diventando di nicchia. La realtà è che la comunicazione va allargando la propria presenza e importanza. Per quanto concerne la solidarietà, ha aggiunto, non deve essere utilizzata senza criteri così da perdersi nel calderone.
Il presidente del gruppo del Trentino Alto Adige Orfeo Donatini ha indicato tre obiettivi: l’unità della categoria (pensionati, attivi, ecc) non per difendere interessi corporativi, ma per saperci aprire verso il nuovo che comunque avanzerà con pericolo di essere travolti; gli organi di categoria (Ordine, Fnsi, Inpgi, Casagit) devono fare rete perché si va verso un assetto professionale fuori controllo soprattutto nell’on line; infine non dimenticare che il giornalismo è democrazia, quando c’è falso giornalismo c’è falsa democrazia.
In conclusione il presidente Bossa ha illustrato lo stato dell’organizzazione del previsto convegno sul tema della fiscalità delle pensioni nei paesi europei. Sono stati interessati i sindacati confederali ed è in procinto di incontrare il sottosegretario Pier Paolo Baretta che dovrebbe partecipare all’incontro.
Infine mette ai voti un ordine del giorno del presidente del collegio dei revisori dei conti Neri Paoloni al fine di promuovere un approfondimento sul “Freedom of Information Act” recentemente varato dal Governo. La proposta è stata approvata all’unanimità, al che il presidente Bossa ha dichiarato chiusa la seduta.

Il presidente                                                                           Il segretario
Guido Bossa                                                                           Mauro Lando