25/06/2016

Bruschetti (Vice Presidente Vicario): "Con il Cn del 24 giugno l’Ungp torna protagonista"

“Non sono previsti in atto interventi sulle prestazioni in essere “ e “Porterò le vostre istanze in Giunta”. Con queste due affermazioni rassicuranti di Giuseppe Gulletta, vicepresidente vicario dell'Inpgi e di Carlo Muscatello rappresentante della FNSI presso l'UNGP, possiamo archiviare positivamente i lavori del Comitato Esecutivo e del Consiglio Nazionale dell'Unione tenutisi il 23 e 24 giugno, considerando queste “promesse” come risposte chiare, provenienti da colleghi che rivestono incarichi istituzionali, alle ansietà dei colleghi pensionati in apprensione per le voci continue e non ufficiali che circolano sulla sorte delle loro e nostre pensioni


Niente tagli quindi, anche perché i ministeri vigilanti e le sentenze in materia hanno escluso in via definitiva che l'Inpgi possa mettere mano a prelievi forzosi sulle prestazioni erogate per riequilibrare i conti e avviare la riforma previdenziale varata nel luglio dello scorso anno. Saranno altre le strade che il CdA dell'Istituto dovrà percorrere per chiudere entro l'anno con nuove proposte da sottoporre ai ministeri e rendere operativa questa riforma dall'inizio del 2017, anche perché, sia gli studi attuariali che hanno portato a scartare l'ipotesi dei tagli pensionistici, ritenuti non incisivi, che le conclusioni negative dei ministeri dell'economia e del lavoro non lasciano margini a scelte demagogiche.
Ciò non toglie che si debba abbassare la guardia e quindi dopo questo primo avvio, considerato una premessa, alla consultazione sulla riforma della previdenza all'esame del Consiglio di Amministrazione, il Comitato esecutivo e il Consiglio Nazionale della nostra Unione dovrà seguirà passo dopo passo l'iter di questo provvedimento, sollecitando il proseguimento della consultazione con tutte le parti sociali in causa, per garantire ai propri iscritti che nulla venga tolto ai diritti acquisiti su cui si sono pronunciate sia la Cassazione che la Corte Costituzionale. L'allargamento della base contributiva, l'aumento dei contributi da parte degli editori, la revisione della legge 416, la fine dell'accollamento degli ammortizzatori sociali e altro ancora saranno i percorsi da seguire, poiché il problema del salvataggio dell'Inpgi dipende e dipenderà dalle nuove assunzioni fatte e non dai prelievi più o meno camuffati di spirito solidaristico soprattutto ai danni di noi pensionati, senza dimenticare che stiamo già dando prova di solidarietà dal 2011 con la mancata perequazione delle nostre pensioni.
Il fronte sul quale noi dovremo impegnarci con incisività, in questo senso in parallelo con la FNSI, è quello della lotta al lavoro nelle redazioni, impedendo che gli editori facciano rientrare dalla finestra i colleghi che escono dalla porta, facendoli lavorare al desk come fossero Cococo, pagandoli sotto i 22 mila euro per evitare il cumulo e il resto metterlo nel TFR. Una pratica che si sta diffondendo e che va stroncata con l'ausilio dei CDR. Il Senato il 12 luglio discuterà la legge di riforma dell'editoria già approvata dalla Camera. Bene. Gli editori inizino a meditare e il Governo faccia la sua parte, perchè in lista di attesa per essere prepensionati ci sono – secondo la cifra fornita dal collega Marco Gardenghi – 376 colleghi. Infine il contratto. Un altro passaggio che in autunno-inverno chiamerà al confronto editori e FNSI. Il mondo dell'editoria è cambiato e nel giro di pochissimi anni tutto si è trasformando lasciando moltissimo spazio ai “social” più che alla tradizionale carta stampata.
In questa corsa ipertecnologica radio e Tv si sono inserite e anche le emittenti sia pubbliche che private stanno lottando per trasformarsi e tenere il passo. Alla FNSI noi possiamo offrire, come sempre facciamo, il pieno sostegno a favore di queste battaglie, basato sull'esperienza e la volontà di collaborare per il bene della categoria. Con il collega della Giunta Carlo Muscatello, sia in sede di Comitato esecutivo che di Consiglio nazionale si è registrato un clima di reciproco rispetto e volontà di collaborazione, poiché - come ci ha detto -: “non c'é FNSI senza UNGP e non c'é UNGP senza FNSI”. Parole che sono state apprezzate, che riconoscono il nostro ruolo e marcano la nostra presenza in seno alla Federazione, di cui siamo “Sindacato di Base”.

Gian Fulvio Bruschetti
Vicepresidente vicario dell'UNGP