11/05/2016

Il verbale della riunione dell'Esecutivo Ungp del 15 gennaio 2016

Presso la sede di corso Vittorio Emanuele 349 in Roma, alle ore 15 del giorno 15 febbraio 2016 si è tenuta la riunione del Comitato esecutivo dell’UNGP per esaminare il seguente ordine del giorno:
1) Approvazione del verbale della seduta precedente.
2) Elezioni Inpgi – presentazione del Consiglio nazionale del 16 febbraio aperto a tutti i candidati pensionati.
3) Preparazione del convegno sul regime fiscale dei trattamenti pensionistici – relazioni della vice presidente Stefania Giacomini e del consigliere Paolo Baggiani.
4) Varie ed eventuali


Presenti: Guido Bossa presidente, Mauro Lando segretario, Claudio Cojutti tesoriere, Paolo Baggiani, Gianfulvio Bruschetti, Dario De Liberato, Tiziana Longo, Claudio Mazza, Orazio Raffa, Neri Paoloni presidente del Collegio dei revisori dei conti.
Approvato il verbale della seduta precedente, il presidente Guido Bossa invia un saluto e un augurio al vicepresidente vicario Mario Petrina che per ragioni di salute non ha potuto prendere parte alla riunione. Successivamente avvia la trattazione del punto 2 dell’ordine del giorno riferito alle elezioni Inpgi: segnala di avere scritto a tutti i giornalisti pensionati candidatisi alle elezioni invitandoli a partecipare ad un incontro previsto per l’indomani nell’ambito del Consiglio nazionale al fine di dar vita ad un dibattito sull’istituto di previdenza. Aggiunge che se l’iniziativa avrà successo, come fa prevedere il numero di adesioni pervenute, proporrà al Consiglio nazionale di indire annualmente almeno un incontro simile su argomenti di volta in volta d’attualità. Annuncia che nella riunione dell’indomani non parlerà aspettandosi piuttosto interventi dei rappresentanti dei gruppo regionali Ungp oltre che dei candidati.
La collega Tiziana Longo chiede di far conoscere subito, tramite il sito, le decisioni che vengono assunte dall’Esecutivo e dal Consiglio nazionale. Il presidente segnala che sul sito vengono subito pubblicati i documenti che eventualmente dovessero essere votati, i verbali sono pubblicati dopo l’approvazione e che, per decisione dell’ultimo Comitato esecutivo, vengono subito pubblicati sorta di brevi comunicati stampa in merito alle riunioni.
Il collega Paolo Baggiani ricorda che, in assenza di una lista elettorale promossa dall’Ungp, si era deciso di presentare ai candidati le proposte programmatiche espresse dai gruppi regionali così che emergesse il grado di sintonia tra candidati e rappresentanze dei pensionati. Per questo chiede al presidente Bossa di illustrare all’indomani i punti programmatici dei gruppi regionali. Il presidente Bossa dichiara l’intenzione di non intervenire essendosi candidato. Il collega Baggiani aggiunge che il presidente Bossa deve dimettersi proprio perché candidato. Se non si dimetterà annuncia il suo ritiro dalla collaborazione nell’organizzazione del convegno sulla fiscalità delle pensioni.
Il collega Gianfulvio Bruschetti segnala che non si è in presenza di una lista dell’Ungp per cui giudica una forzatura chiedere adesioni ai vari candidati aggiungendo che comunque un documento riassuntivo delle proposte regionali era stato oggetto di attenzione nel Consiglio nazionale del 15 dicembre 2015 e poi pubblicato sul sito. Il collega Baggiani insiste sulla necessità che il presidente proponga ai canditati le proposte dei gruppi Ungp chiedendo di esplicitare le loro adesioni. Il collega Claudio Mazza giudica inopportuno chiedere ai candidati adesioni esplicite anche perché quello dell’indomani sarebbe stato un incontro libero a tutti. In merito al dibattito in campagna elettorale il presidente Bossa ricorda che la “tribuna aperta” presente sul sito ha ospitato 37 pagine di contributi.
In tema di elezioni il presidente Bossa segnala come nella cartella distribuita a tutti i componenti dell’Esecutivo sia stata inserita copia di una lettera, a lui inviata il giorno 11 febbraio, molto critica nei suoi confronti e con l’invito “a prendere le debite conclusioni”. E’ firmata dalla vicepresidente Stefania Giacomini, dai componenti l’Esecutivo Baggiani, Longo e Orazio Raffa oltre che dal presidente Ungp del Lazio Romano Bartoloni. La lettera è allegata al presente verbale.
Commentando la lettera il collega Baggiani dichiara che, dopo la candidatura, il presidente Bossa non ha più la sua fiducia benché nell’ultimo Consiglio nazionale lo avesse sollecitato a candidarsi. Si è però collocato in una lista che vede anche la presenza di componenti del consiglio di amministrazione uscente dell’Inpgi la cui gestione dell’istituto è stata per lo meno incauta e con un presidente ora rinviato a giudizio. E’ una lista quindi con “vecchi arnesi” e con candidati non iscritti al sindacato. Accusa il presidente Bossa di avere “gettato la maschera” e di avere avuto “atteggiamenti equivoci” nel frenare in passato prese di posizione contro la Fnsi e l’Inpgi in ciò presupponendo “accordi”.
Il collega Neri Paoloni invita il collega Baggiani a usare toni più cauti. Il collega Baggiani prosegue dichiarando che il presidente Bossa non lo rappresenta più avendo perso ogni fiducia in lui, se fosse coerente dovrebbe dimettersi e ritirare la candidatura.
Il collega Orazio Raffa afferma che meglio sarebbe stato che il presidente Bossa avesse dichiarato la sua candidatura nella riunione del Consiglio nazionale del 15 dicembre, oppure che l’avesse successivamente comunicata ai componenti del Consiglio che invece l’hanno saputa indirettamente a campagna elettorale avviata. Ricorda la sua richiesta che l’Unpg stigmatizzasse con più forza il prelievo forzoso previsto sulle pensioni nell’ambito della riforma previdenziale. Visto l’esito di quella riforma, “ha vinto chi in modo diverso ha sostenuto che le pensioni non vanno toccate”. Il collega Paoloni interloquisce puntualizzando che emerge come la contrarietà alla candidatura del presidente sia legata alla lista ha cui ha aderito e non alla candidatura in quanto tale. Il collega Raffa aggiunge che doveva candidarsi subito sulla base del documento illustrato nella seduta del Consiglio nazionale di dicembre.
Il presidente Bossa segnala seccamente che si è candidato in base ad i suoi orientamenti. Il collega Bruschetti invitando a moderare i toni sostiene che l’obiettivo di tutti deve essere quello di evitare il default dell’Inpgi attraverso una nuova dirigenza, e che ogni verifica in proposito dovrà essere fatta dopo le elezioni. La collega Longo aggiunge che diversi devono essere i comportamenti quando si è un personaggio pubblico e rappresentativo: nel caso specifico il presidente Bossa si è candidato con chi ha responsabilità da lungo tempo dentro l’Inpgi. Il collega Mazza osserva che nessuna osservazione è stata rivolta alla vicepresidente Giacomini, probabilmente perché assente, la quale è candidata nella lista dove è presente Pierluigi Roesler Franz, anch’egli da molti anni amministratore dell’Inpgi. Il collega Paoloni aggiunge, riferendosi alla lettera inviata al presidente Bossa, che si tratta di una presa di posizione legittima di cui però condivide solo la sollecitazione ad un maggiore peso dell’Ungp.
Il collega Dario De Liberato si dichiara deluso dei toni emersi nella campagna elettorale. In particolare ha sottolineato che le contestazioni all’interno dell’Ungp potevano essere sollevate successivamente ad elezioni compiute così da non dare adito ad ulteriori polemiche. Ha rivendicato la circostanza di essere stato l’unico, in sede di congresso nazionale Ungp del gennaio 2015, a criticare apertamente la gestione dell’Inpgi. Le denunce dovevano essere fatte a tempo debito: “in tutto questo tempo cosa si è fatto?”. Il collega Baggiani commenta che lo critiche non sono mancate.
Il presidente Bossa rivendica la propria piena agibilità politica e quindi “mi sono candidato con chi ho voluto io”. Dichiara poi che non vi è alcuna contraddizione tra la sua candidatura e il documento da lui portato nel precedente Consiglio nazionale.
3) Preparazione del convegno sul regime fiscale dei trattamenti pensionistici.
Il collega Baggiani conferma il suo disimpegno nei confronti del convegno. Il presidente Bossa elenca gli incontri avuti in vista della realizzazione del progetto, segnalando interessamenti presso il Governo, il Parlamento e i sindacati confederali. Per quanto riguarda l’organizzazione “si andrà avanti con chi vorrà dare una mano”.
In conclusione il collega Baggiani chiede chiarimenti al tesoriere Claudio Cojutti sulla gestione dell’avanzo di bilancio dell’Ungp. A sua volta il collega Raffa invita a non trascurare l’eventuale procedere del disegno di legge in cui si prevede un ridimensionamento delle pensioni di reversibilità.