15/12/2015

La solidarietà dell’Ungp al giornalista Francesco Gangemi

Il Consiglio Nazionale dell’Ungp, riunito a Roma il 15 dicembre 2015, esprime piena solidarietà al giornalista Francesco Gangemi, direttore dei periodici “Il Dibattito” e “Dibattito news”, che nonostante l’età (81 anni), l’invalidità al 100 per cento la grave malattia che lo affligge, è stato arrestato dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Catania per un cumulo di pene a 2 anni 11 mesi e 16 giorni di reclusione per diffamazione a mezzo stampa e per non avere rivelato le fonti fiduciarie delle notizie


Gangemi è stato posto agli arresti domiciliari due anni dopo l’allucinante arresto che, all’età di 79 anni, l’aveva portato dietro le sbarre, sollevando l’indignazione del Paese e la sospensione del provvedimento.
Ritenendo assurdo il rigetto della richiesta di affidamento ai servizi sociali, il Consiglio nazionale dell’Ungp ribadisce la mostruosità di un provvedimento giudicato incompatibile dalla Corte europea dei diritti dell’uomo.
Il Consiglio nazionale dell’Ungp denunciando, ancora una volta, l’ingiustificato ritardo del Parlamento nel riformare la legge sulla diffamazione che, per i reati a mezzo stampa, prevede ancora il carcere per i giornalisti consentendo il ripetersi di dolorosi episodi come questo, si unisce all’appello rivolto al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di valutare le possibilità di un intervento che, considerata l’età e le condizioni di salute del giornalista, eviti a Francesco Gangemi la privazione della libertà personale per reati compiuti nell’esercizio della professione giornalistica.?