04/12/2015
Inpgi, Camporese alla Camera: "Ente in difficoltà, ma solido. Superare la gobba
Neoassunto tecnicamente in equilibrio, crisi senza precedenti"
L'Inpgi ''é in una fase di difficoltà, ma non lo posso definire un ente non solido. Il tema è superare il momento attuale. Un giornalista neoassunto oggi tecnicamente in equilibrio, avrà una pensione adeguata a ciò che versa''. Così il presidente dell'Inpgi, Andrea Camporese, ascoltato in audizione dalla Commissione di controllo degli enti previdenziale, nell'ambito di un'indagine conoscitiva sulla situazione economico-finanziaria delle Casse privatizzate
''Il tema - proseguito Camporese – è la cosiddetta 'gobba' di requisiti molto più premianti nel passato. Abbiamo davanti 20-25 anni di 'gobba attuariale' in cui bisogna pagare promesse pensionistiche privilegiate stabilite nel passato''. Superata la gobba, lo studio attuariale consegnato ai ministeri vigilanti indica una crescita del patrimonio dell'Ente ''progressiva e rilevante''.
La riforma varata dal cda Inpgi e sottoposta al vaglio dei ministeri, interviene su varie materie e agisce sul fronte prestazione e contributi, ha ricordato Camporese:''Una volta approvata la riforma porta, su 100 milioni di passività un flusso di cassa immediata di circa 30 milioni. I rimanenti 70 sono il frutto - ha spiegato ancora Camporese - dell'evoluzione applicativa della riforma che nel decennio va ad assorbire l'intera passività dell'ente''.
Nei tre anni precedenti, ha precisato Camporese, ''è successo che il giornalismo italiano ha perso il 6% medio di occupazione l'anno. A fronte del 3,8% che perdeva il Paese noi perdevano il 17-18%. E' successo qualcosa - ha proseguito descrivendo la crisi che ha colpito il settore - che non ha precedenti nella storia''.
Un peggioramento dei conti rilevante eppure difficilmente prevedibile, con 500 aziende editoriali che hanno aperto stati di crisi. ''Come - ha detto il presidente Inpgi - se si fosse verificata la fine di un modello industriale, un aspetto sul quale le parti sociali è opportuno che si soffermino, ragionino e studino soluzioni''.
Nonostante una crisi senza precedenti, l'ente di previdenza dei giornalisti ''ha speso 300 milioni di euro in ammortizzazione sociale, ha mostrato una capacità di tenuta eccezionale, ha avuto una reazione all'altezza di cui sono orgoglioso'' ha puntualizzato. ''Non sto descrivendo il migliore dei mondi possibili, noi siamo estremamente preoccupati'' ha detto Camporese ricordando che l'Inpgi conta su 2 miliardi di patrimonio, ha 100 milioni passività e la prestazione pensionistica media pari a circa 65 mila euro. ''300 nuove assunzioni con gli sgravi non sono la soluzione ma un segnale di ossigeno'' ha concluso.
Nel corso dell’audizione, il presidente Camporese ha parlato anche del possibile piano di dismissione immobiliare dell’istituto di previdenza dei giornalisti. Il piano di dismissione dovrebbe interessare circa il 60% di immobili, circa 600 milioni su un 1,2 miliardi di patrimonio. La quantità di immobili nel portafoglio Inpgi sul totale del patrimonio ''supera il 60%, frutto in parte di una stratificazione immobiliare che ha circa un secolo, molto superiore a ciò che il decreto emanando prevederà (dovrebbe essere il 30%), non corretta anche sul piano della armonica allocazione del patrimonio complessivo'' ha osservato Camporese in audizione. (ANSA)