02/12/2015

Via libera del Cda al contributo una tantum ai pensionati Inpgi
Entro il mese la perequazione agli assegni più bassi

Il segretario generale Fnsi Raffaele LorussoAi pensionati Inpgi che percepiscono assegni bassi sarà erogato anche quest’anno il contributo una tantum derivante dal fondo di perequazione istituito dal contratto sottoscritto nel 2009 da Fnsi e Fieg. L’assegno sarà corrisposto insieme alla tredicesima in pagamento nei prossimi giorni. Lo ha deciso oggi  il Consiglio di amministrazione dell'Inpgi dando attuazione in una delibera alla proposta avanzata dal Comitato tecnico di gestione del Fondo. Ai pensionati diretti che percepiscono fino a 2.500 euro lordi mensili sarà versata una una tantum di 2.000 euro lordi. Ai pensionati superstiti fino a 1.000 euro lordi mensili sarà invece versata una una tantum di 1.500 euro lordi


Il fondo di perequazione per le pensioni più basse è stato istituito con il contratto nazionale di lavoro FIEG-FNSI sottoscritto nel 2009 ed è alimentato da 5 euro mensili versati da ciascun giornalista titolare di rapporto di lavoro dipendente. La consistenza del fondo ha raggiunto 2,8 milioni di euro. Lo scorso anno, in occasione della tredicesima mensilità 2014, era stato stanziato circa un milione di euro ripartito ai pensionati diretti (1.534 euro lordi) e ai pensionati superstiti (1.000 euro lordi). Quest'anno sarà dunque erogato un maggior importo una tantum di 500 euro. 
"Si tratta  - afferma Raffaele Lorusso, segretario generale della FNSI - di una decisione che ribadisce l'impegno, sancito nel contratto, a sostenere i pensionati con i redditi più bassi e rafforza quel patto generazionale che deve tenere insieme tutta la categoria. Il fondo di perequazione delle pensioni è alimentato esclusivamente con il contributo mensile dei giornalisti dipendenti. Le somme erogate contribuiranno ad alleviare gli effetti della perdita del potere di acquisto che subiscono i trattamenti pensionistici nel corso del tempo. È l'affermazione dei principi di equità e di solidarietà che devono sempre chiamare i giornalisti, attivi e pensionati, a farsi carico della sostenibilità e dell'equilibrio del sistema".