27/11/2015

Ungp Piemonte: "Contro il prelievo, e basta denigrazioni e falsità"

I giornalisti pensionati del Piemonte, riuniti in assemblea insieme al direttivo del Gruppo il 16 novembre nella sede della Subalpina in  Torino, presente il segretario dell'Associazione, Stefano Tallia, hanno ribadito in più interventi la loro contrarietà al prelievo deciso dall'Inpgi sulle pensioni in essere, per i prossimi cinque anni, augurandosi che per questa parte la riforma , pur necessaria per tenere in piedi l'Inpgi e i suoi conti, venga bocciata dai ministeri vigilanti


Si sono domandati anche perché ritarda tanto la decisione al riguardo, a quasi  quattro mesi dalla delibera dell'Inpgi. Forse è proprio la decisione del prelievo sulle pensioni a bloccare tutta la riforma? O forse per i ministeri questa riforma e i suoi numeri non sono ritenuti sufficienti per la salvaguardia del nostro istituto di previdenza e quindi altro che prelievo sulle pensioni? O forse la riforma di luglio verrà rispedita al mittente con Invito a riconsiderarla e magari a rinviarla  al nuovo Cda e ad una rideterminazione delle parti sociali?
Di certo i pensionati dell'Inpgi , non solo piemontesi, sono molto preoccupati per il futuro delle loro pensioni. A tale riguardo auspicano che le elezioni del prossimo febbraio affidino l'Istituto a una dirigenza in grado di mettere in campo una efficace strategia di difesa a lungo termine, limitando le uscite che non siano pagamento di pensioni , scopo primario per l'Inpgi , unico ente sostitutivo dell'Inps in Italia. E attuando una significativa spending review, invece di penalizzare i pensionati che nel corso degli anni hanno dovuto già subire la mancata perequazione: una ventina di milioni a beneficio delle casse dell'Inpgi, ed ora se  ne vorrebbero incassare altri trenta con cinque anni di prelievo forzoso. I pensionati la loro solidarietà l'hanno già concretamente data. Basta con la denigrazione , le accuse di insensibilità, la manipolazione della verità.
L'assemblea di Torino ha chiesto all'Ungp e alla Fnsi di tutelare in modo non formale i giornalisti pensionati di oggi e di domani, senza forzature e inutili demagogie,  adoperandosi attivamente in vista delle prossime elezioni Inpgi per dare all'Istituto una guida idonea a contrastare la crisi, mentre perdurano le gravi difficoltà per tutto il mondo dell'informazione. I pensionati non sono né i nemici da combattere, né i responsabili della crisi. E vogliono fare la loro parte, all'insegna dell'unita' di interessi fra giovani e anziani.
L'assemblea, infine ha auspicato che venga eletto, senza altri indugi, il nuovo presidente della Fnsi, per la funzionalità del sindacato, di fronte alle impellenti scadenze.