12/11/2015
Bartoloni (Gruppo Romano Giornalisti Pensionati):
"Monito all'Inpgi, il Governo contro i tagli alle pensioni"
"Il Governo ha di fatto legato le mani all?'Inpgi che, nonostante le sue intenzioni, non può metterle nelle tasche dei giornalisti pensionati tramite il ricorso al prelievo forzoso, eufemisticamente ribattezzato contributo di solidarietà, e da quasi 4 mesi arenato presso i ministeri vigilanti (economia e lavoro)". E' quanto afferma in una nota Romano Bartoloni, presidente del Gruppo Romano Giornalisti Pensionati
"Inspiegabilmente è passato sotto silenzio - prosegue Bartoloni - un odg ad hoc varato il 3 novembre in commissione lavoro al Senato e accolto a nome del ministero Renzi dal sottosegretario al lavoro Teresa Bellanova. Il documento, recuperato da colleghi occhio di lince Abruzzo e Franz, contiene indirizzi vincolanti per completare entro il prossimo anno la riforma del sistema previdenziale. Fra l'altro, si esprime un chiaro e secco no ai temuti tagli delle pensioni, al freno perenne della perequazione, e alle ipotesi circolate di un loro integrale ricalcolo con il regime contributivo. Nonostante il linguaggio per iniziati, eloquente è il passaggio dell'odg dove si raccomanda di rispettare le regole vigenti per coloro che già sono titolari di prestazione previdenziale o sono prossimi a conseguirla nel nome del principio per cui ogni cambiamenti deve potenzialmente consentire al cittadino un recupero operoso di reddito, come evidenziato dalla giurisprudenza costituzionale. Esplicito il riferimento all'art. 36 della Carta (la pensione è una retribuzione differita) e all'art. 38 (diritto a mezzi adeguati alle esigenze di vita). Altra novità interessante è il riferimento al completamento generalizzato del calcolo contributivo che, diversamente dal retributivo in via di estinzione, non prevede correzioni al ribasso nel fine carriera. Per la prima volta, poi, si assicura il ricongiungimento dei contributi di diversi enti senza i costosi oneri di oggi. L'odg è frutto dell'intesa fra Pd e alleati della maggioranza.
Con questo passo al Senato, il governo Renzi non solo sgombra il campo dalle allarmistiche illazioni e dalle rodomontate del presidente dell'Inps, Boeri, ma chiarisce finalmente la propria condotta politica e rassicura la grande platea dei pensionati sull'intangibilità dei loro vitalizi e sul rispetto dei loro diritti conquistati con la fatica di una vita di lavoro.
L'Inpgi, benché ente privatizzato, si è sempre sintonizzato con le misure previdenziali, di volta in volta, adottate dal governo. Negli anni, si è uniformato ai diversi blocchi delle indicizzazioni nonostante i molti dubbi di legittimità sollevati sul suo atteggiamento. Il nostro Istituto ne ha già ricavato una ventina di milioni e, se non verrà frenato, ne pretenderà altrettanti entro il 2018. Altro che contributo di solidarietà!
Alla luce delle scelte di palazzo Chigi per l'oggi e per il domani, appare difficile che i ministeri vigilanti possano garantire disco verde alla delibera che autorizza la riduzione delle pensioni dei giornalisti. Stavolta, l'Inpgi non può trincerarsi dietro le ragioni della propria autonomia gestionale e dovrà correggere giocoforza la rotta dei prelievi forzosi, non avendo nemmeno provato la via maestra: rivolgersi direttamente ai pensionati per ottenere un loro pronto soccorso volontario e liberale".