11/11/2015

Documento del Gruppo del Trentino-Alto Adige: "L’Ungp si impegni per un Inpgi rinnovato, più snello e più forte e per una campagna elettorale propositiva e non esasperata"

L’approvazione nello scorso mese di luglio della riforma previdenziale con la manovra che dovrà mettere in sicurezza i conti dell’Inpgi, tutt’ora all’esame dei ministeri vigilanti, ha messo in chiaro che le difficoltà del nostro istituto di previdenza sono particolarmente gravi. A prescindere da valutazioni sul Consiglio di amministrazione, sulle persone e sulla reale efficacia della riforma, è emerso chiaramente che, a fronte della frana delle entrate contributive, la salute dell’Istituto non può reggersi sulla tenuta dei conti legati al patrimonio immobiliare ed agli utili finanziari. Gli aggiustamenti presenti nella riforma consentono di reggere nel breve periodo, in futuro non potranno che dimostrare la loro fragilità. A meno che… A meno che si registri un’improbabile forte aumento di occupazione nel settore editoriale


In sostanza la crisi dell’Inpgi è dovuta alla crisi dell’occupazione che negli ultimi anni si è abbattuta sul nostro mondo lavorativo. Le migliaia di posti di lavoro perduti hanno dimostrato la fragilità del sistema, accompagnato da qualche scorreria imprenditoriale, e dall’eccesso di costi impropri a carico del bilancio Inpgi. Pensare che si possa tornare ai “bei tempi” non è neppure consolatorio, è solo cecità.
Da questa premessa deve partire ogni valutazione sia sul futuro dell’Inpgi, che comunque è ben lontano dal fallimento, sia su ogni programma elettorale in vista del rinnovo nei giorni 22 ­ 28 febbraio del Consiglio generale del nostro Istituto di previdenza. I giorni delle elezioni sembrano lontani, ma piuttosto vicino è il 24 dicembre, giorno in cui scadono i termini per la presentazione delle candidature.
I giornalisti pensionati del Trentino Alto Adige Suedtirol ritengono che l’Ungp nazionale, quale sindacato di base della Fnsi, non debba scendere direttamente in campo tenuto conto anche che in base all’attuale regolamento elettorale dell’Inpgi i pensionati comunque votano solo per i pensionati ai quali sono riservati dieci posti nel Consiglio generale. L’Ungp deve comunque indicare obiettivi e  proposte, a ciò legittimata dal fatto che se ora i giornalisti pensionati traggono il proprio reddito proprio dall’ Inpgi, quando erano giornalisti in attività avevano con i loro contributi consentito il pagamento dei pensionati di allora.
Per quanto concerne il futuro dell’Inpgi l’Ungp del Trentino Alto Adige Suedtirol ritiene opportuno un rinnovamento interno al Consiglio generale, una modifica dello statuto dell’Istituto al fine anche di snellire l’impianto rappresentativo, un impegno forte verso lo sgravamento degli oneri che attengono più all’ assistenza che alla previdenza affidandoli alla fiscalità generale, un potenziamento dell’azione ispettiva dell’istituto nelle aziende editoriali e negli uffici stampa di enti ed istituzioni sia pubbliche che private.
Detto questo, come ci si avvicina a questi obiettivi? Certamente con l’unità sostanziale della categoria che se è già frazionata in componenti e subcomponenti vede aggiungersi anche lo scontro generazionale tra giornalisti attivi e giornalisti pensionati. Il dissidio ormai c’è, i ragionevoli confronti anche, ma la polemica esasperata è ormai radicata nei due fronti. Compito dell’Ungp dovrà essere quello di disinnescare la campagna elettorale da possibili mine.
Da ultimo, ma non per ultimo, è utile la sottolineatura che i pur ragionevoli contributi di solidarietà e i meno ragionevoli reiterati blocchi della perequazione pensionistica sono pur sempre un calcio negli stinchi dei pensionati.