02/11/2015

Gruppo romano giornalisti pensionati: "Incompatibile,
l'Inpgi bussa a cassa due volte: prelievo forzoso e blocco perequazione"

Romano Bartoloni"Contro l'arbitrario ed illegittimo prelievo forzoso sulle  pensioni dei giornalisti si è abbattuta una  pioggia di diffide legali che dovrebbero aprire gli occhi sia all'Inpgi (annullare la delibera sui tagli) sia ai ministeri vigilanti (non ratificarla). Purtroppo, sembra  proprio che il nostro Istituto soffra di strabismo da crisi di risorse e si è avventurato in un rischioso vicolo cieco". E' quanto afferma in una nota il Gruppo romano giornalisti pensionati


Viceversa, si presume che al ministero del lavoro e a quello dell'?economia abbiano una vista buona e caratura di giudizio. Perché al di là delle plateali violazioni di legge  e dei vizi di legittimità persino di spessore costituzionale, non può sfuggire alle verifiche dei controllori che il regime dei vitalizi Inpgi finisce per incorrere in una doppia esazione con seri dubbi di compatibilità. L'Istituto di previdenza già incamera parecchi quattrini, risparmiando sul mancato esborso della perequazione, e, quindi, potrebbe essere contestato di abuso nell'imporre altri prelevamenti analoghi.
Peraltro, salvo ripensamenti dell'ultima ora in Parlamento, il Governo, in barba alle sentenze della Corte costituzionale, ha prorogato fino al 2018 la rivalutazione delle pensioni Inps al costo della vita, una pesante e discriminatoria misura in vigore senza soluzione di continuità dal 2011 e con indebiti precedenti dal 1995. Assieme alle sforbiciate sulle pensioni più alte in base alla legge 147/2013 e al blocco della perequazione, i giornalisti hanno subito già una  perdita di 20 milioni in 4 anni senza contare i salassi a raffica in un quindicennio. Un ritenuta che non viene rimessa all'Inps (come molti credono!) e va considerata ai limiti della legittimità da parte dell'Inpgi, che si è piegato alle decisioni del governo in base a un regolamento di esile validità, e non a norme statutarie (l'Istituto è  solo ente erogatore, non manipolatore).
A occhio e croce, i conti in tasca sono presto fatti. Continuando di questo passo a risparmiare sull'adeguamento degli assegni, fra tre anni sarà più che raddoppiato il monte plurimilionario di euro sottratto ai pensionati. Con quale coraggio, si vuole prelevare di più costi quello che costi alla sua identità e alla sua credibilità. Peraltro, con l'inflazione in rialzo, i mancati scatti della rivalutazione previdenziale  diventeranno ancora più insopportabili, e, per di più, saranno inghiottiti dal pozzo senza fondo dell'Inpgi, e non destinati ai pensionati a reddito più basso come prevede, invece, l'Inps per i suoi con la no tax area.
Post scriptum. Stupisce e amareggia che il blog delle Associazioni di stampa regionali, che rappresentano il perno della maggioranza del segretario Fnsi, continui ad attizzare il fuoco dello scontro generazionale fino addirittura ad augurarsi una brutta fine per Franco Abruzzo. Nell'esprimere tutta la nostra solidarietà al collega, siamo certi che la Fnsi, l'Ordine e l'Ungp condanneranno il vergognoso atteggiamento e prenderanno le opportune misure.

Romano Bartoloni presidente Gruppo romano giornalisti pensionati
Stefania Giacomini vicepresidente nazionale Ungp