29/10/2015

Ungp, esecutivo del 23 giugno: bilancio e riforma della previdenza

Presso la sede di corso Vittorio Emanuele 349 in Roma, alle ore 15 del giorno 23 giugno 2015 si è tenuta la riunione del Comitato esecutivo dell’UNGP per esaminare il seguente ordine del giorno:
1) Approvazione del verbale della seduta precedente.
2) Approvazione del bilancio consuntivo 2014 e del preventivo 2015.
3) Dibattito sulla riforma della previdenza
4) Varie ed eventuali

Presenti: Guido Bossa presidente, Mario Petrina vicepresidente vicario, Mauro Lando segretario, Claudio Cojutti tesoriere, Dario De Liberato, Orazio Raffa, Paolo Baggiani, Gianfulvio Bruschetti, Tiziana Longo, Claudio Mazza, Giuliano Musi, Neri Paoloni presidente dei revisori dei conti


1) Approvato il verbale della seduta precedente, il presidente Guido Bossa ha annunciato che nella riunione all’indomani del Consiglio nazionale Ungp sarà presente la rappresentanza della Campania a seguito del riconoscimento da parte della Fnsi del nuovo sindacato regionale campano.
2) Approvazione del bilancio 2014 ed esame del preventivo.
Il collega Paolo Baggiani ha chiesto che nelle prossime occasioni in bilancio sia preventivamente inviato ai componenti dell’esecutivo così da poterlo esaminare adeguatamente. Il presidente del collegio dei revisori dei conti Neri Paoloni ha illustrato nel dettaglio le voci del bilancio consuntivo 2014 e preventivo 2015 segnalandone la regolarità; ha invitato infine ad uno sforzo per il contenimento dei costi. I bilanci sono allegati a presente verbale.
Il collega Baggiani sottolinea come siano pochi i gruppi regionali che contribuiscono al finanziamento dell’Ungp nazionale e come le cifre siano molto diverse. Annuncia di avere preso contatto con il segretario del sindacato regionale sardo al fine di trovare un accordo per la corresponsione di un finanziamento anche da parte dell’Ungp sarda. Chiede al presidente Bossa di inviare una lettera al segretario del sindacato sardo ed esprime l’opportunità di arrivare ad una maggiore omogeneità degli statuti delle Unioni regionali. Il collega Giuliano Musi comunica che nella recente assemblea dell’Ungp dell’Emilia Romagna è stata introdotta con buoni risultati la pratica del voto elettronico. Chiede poi ragione dell’esiguo finanziamento dell’Ungp nazionale da parte dell’Unione del Lazio.
Il presidente Bossa ricorda l’annosa complessità del finanziamento dell’Ungp romana che stanzia una cifra pari allo 0,01 per cento della quota dei pensionati iscritti al sindacato. In merito alle altre Unioni regionali fa presente che vanno cercati accordi con i singoli sindacati regionali così da potere tenere conto delle varie situazioni, pur arrivando all’obiettivo di consolidare il bilancio dell’Ungp nazionale.
3) dibattito sulla riforma della previdenza
Il presidente Bossa ricorda brevemente come lo sbilanciamento di 81 milioni di Euro della voce previdenziale nel bilancio Inpgi 2014 sia dovuto alla grave crisi occupazionale nell’ambito giornalistico, alla contribuzione bassa legata al livello degli stipendi, all’incremento della cassa integrazione e della disoccupazione. La proposta di manovra di riallineamento resa nota dal presidente dell’Inpgi Andrea Camporese verrà preceduta da un aumento di 3 punti della contribuzione degli editori, il che comunque non sarà risolutivo. L’obiettivo dell’Inpgi è di intervenire con correzioni e riduzioni su tutta la platea degli iscritti, pensionati ed attivi, fermo restando che il livello previdenziale e pensionistico dell’Inpgi rimarrà sempre più elevato di quello dell’Inps. Un elemento non ancora chiaro è il prelievo di solidarietà richiesto ai pensionati. In un primo momento il presidente Camporese aveva indicato un prelievo dello 0,50 per cento, ora invece appare graduale e progressivo e rivolto a tutte le voci della previdenza. Se lo 0,50 poteva essere ritenuto equitativo, ha commentato, la doppia progressione di livello pensionistico e di percentuale di prelievo preoccupa e necessita di un approfondimento. E’ anche per questo, ha concluso Bossa, che l’Unpg dovrà essere presente al tavolo della trattativa e della consultazione. A tal fine ha annunciato la presentazione di un ordine del giorno alla riunione del Consiglio nazionale del giorno successivo.
Il collega Gianfulvio Bruschetti conviene che l’Ungp sia presente al tavolo della trattativa soprattutto proprio perché il prelievo a titolo di solidarietà si presenta crescente per aliquote e per percentuali. In più sono previsti tagli per le case di riposo, per le superinvalidità e aiuti in genere per i pensionati. I livelli di solidarietà appaiono quindi sproporzionati in una manovra tutta lacrime e sangue. Il collega Orazio Raffa aggiunge che, a fronte di quanto contenuto nella proposta Camporese, è demagogico riferirsi al patto generazione perché i pensionati hanno già pagato in termini di perequazione bloccata, di ex fissa persa, di prelievo proporzionale crescente. Vanno quindi salvaguardati i diritti e non deluse le aspettative. Semmai va fatto un riesame dei costi dell’Inpgi a partire da quelli del presidente. Il segretario Lando propone di considerare i valori assoluti e non solo le percentuali contenute nella proposta di Camporese. In questa prospettiva la penalizzazione dei pensionati appare minore.
Baggiani ricorda l’entità del costo del presidente Camporese ed afferma che la sua amministrazione dell’Inpgi è stata incerta e disastrosa. In più, il servizio ispettivo dell’istituto dovrebbe incentivare le verifiche negli uffici stampa degli enti locali e nei giornali dove i pensionati continuano a prestare la loro opera. Aggiunge che l’intero consiglio di amministrazione dell’Inpgi dovrebbe dimettersi per non essere riuscito a prevedere una crisi che in realtà era prevedibile. Per quanto riguarda l’Unpg ha affermato che deve esprimersi sostenendo che le pensioni non si toccano, inviando a tal proposito una diffida al consiglio di amministrazione dell’Inpgi. La collega Tiziana Longo ha sostenuto che su tutta l’amministrazione dell’Inpgi va praticata un’attenta spending review; ha infine confermato che l’Unpg deve essere presente al tavolo delle trattative.
In tema di spending review il presidente dei revisori dei conti Paoloni ha fatto riferimento alla sua esperienza sostenendo che il consiglio generale dell’Inpgi va modificato nel suo assetto perché così com’è attualmente è costoso e si presenta come rappresentanza politica delle associazioni sindacali regionali. Per quanto riguarda la situazione attuale dell’istituto, non sarebbe contrario ad un suo commissariamento.
Il vicepresidente Mario Petrina ha espresso condivisione sulla proposta del presidente Bossa sulla presenza dell’Unpg nelle trattative, non contempo è necessario dotarsi di una maggiore forza per farsi sentire a fronte del fatto che la dirigenza della Fnsi appare debole. E’ opportuno quindi operare con buon senso senza però dimenticare che i pensionati versano contributi all’Inpgi molto più che gli attivi. Dario De Liberato critica il presidente Camporese per la sua assenza prima al congresso dell’Ungp e poi al Consiglio nazionale dell’indomani. Non è corretto, ha aggiunto, snobbare in questo modo i pensionati per cui Camporese si sfiducia da sé per come tratta l’Unpg. Mussi infine ritiene necessario modificare le previsioni percentuali di prelievo così come indicate nella proposta Camporese. Quella tabella, ha aggiunto, fa saltare ogni rapporto fiduciario.