28/07/2015

Chianura (Puntoeacapo-Inpgi futuro): "Un vulnus che mette in pericolo l'Istituto
ecco perché ho votato contro la riforma dell'Inpgi"

Carlo ChianuraVorrei dire anzitutto che oggi è positivo procedere con la votazione sulla riforma della previdenza Inpgi. La mossa della Fieg avrebbe potuto paralizzare un lavoro di mesi. Non sarebbe stato corretto né utile per i giornalisti e credo neanche per gli editori. Vorrei dire anche che in questi mesi abbiamo proceduto a una assunzione di responsabilità. Rivendico il lavoro che abbiamo fatto insieme su questioni strategiche per il futuro della categoria. Parlo dell’aumento della contribuzione che pone fine alla pluridecennale rendita di posizione degli editori rispetto al sistema generale. Mi riferisco alla nuova disciplina sulle pensioni di vecchiaia anticipata, al fatto che abbiamo rifiutato di procedere a scaloni di qualsiasi tipo, evitando il rischio di esodati che tanto ha colpito in passato la comunità nazionale.
Mi riferisco all’equilibrio che abbiamo mostrato nella riduzione delle prestazioni facoltative, mantenendo un fiore all’occhiello al nostro welfare. O all’attenzione nei confronti di situazioni drammatiche come quella dei disoccupati, o alla cautela con cui abbiamo trattato il tema della reversibilità. E’ per questo che oggi avrei votato senza problemi, anzi con convinzione, questa riforma se non fosse stato inserito impropriamente un vulnus come il prelievo forzoso sulle pensioni


Vedete, non sono neanche convinto che le pensioni non debbano partecipare alla solidarietà. Anzi credo che lo debbano fare: ma se solidarietà deve essere, dev’essere volontaria. Né vale il quantum che oggi si chiede ai pensionati: oggi può essere un centesimo, domani non si sa. E’ il principio della intangibilità delle pensioni che non si può discutere. E poi non si può dimenticare che, in questi ultimi anni, i pensionati di solidarietà ne hanno garantito parecchia: 20 milioni di euro solo per la mancata perequazione. Non basta? Allora dovrebbero soccorrere le sentenze della Cassazione che vietano di mettere le mani nelle tasche o l’attesa sentenza della Corte costituzionale in materia.
Concludo quindi annunciando con rammarico la mia decisione di votare contro questa riforma. Avremmo potuto risolvere la questione semplicemente stralciando la parte relativa al prelievo, votare tutti insieme il resto della riforma e riservare al contributo sulle pensioni una delibera ad hoc, anche per non mettere in pericolo l’approvazione di una intera manovra solo per la presenza di un baco, di un provvedimento non consentito dalla legge poiché, diciamolo, oggi il cda si sta sostituendo al Parlamento.
A futura memoria, metto a verbale questa posizione, con il dispiacere di non poter fare altro per evitare ulteriori problemi all’istituto e ai suoi iscritti.

Carlo Chianura
Cda Inpgi Futuro, portavoce di Puntoeacapo

Sintesi della dichiarazione di voto del consigliere di amministrazione Carlo Chianura in occasione del dibattito sulla riforma previdenziale Inpgi