27/07/2015

Ungp Veneto: "Solidarietà sì, ma anche da parte di chi gestisce l'Inpgi"

Il Direttivo dell'Ungp del Veneto si è riunito, in via straordinaria, il 17 luglio scorso sulla questione Inpgi, alla luce di quanto sta emergendo, raccogliendo le forti preoccupazioni di tanti soci


Sono state ribadite le conclusioni dell'Assemblea dell’Ungp del Veneto del 13 giugno di Castelfranco Veneto, che si era espressa appoggiando sostanzialmente la proposta dell’Inpgi, tendente a ratificare un prelievo forzoso da parte dell’Ente sulle pensioni in essere, al fine di contribuire ad affrontare concretamente i problemi economici che attualmente l’Ente si trova a dover gestire. Al riguardo vi sono state da parte di colleghi pensionati di altre Regioni, oltre che del Veneto, reazioni positive ma molte anche contrarie. Pur non contestando i riferimenti giuridici che stanno alla base di tali valutazioni, il Direttivo dell’Ungp veneto ritiene di ribadire il primo giudizio già espresso, non soltanto per solidarietà verso le giovani generazioni, ma anche al fine di dimostrare concretamente la disponibilità dei giornalisti veneti a contribuire, per quanto possibile, al recupero della stabilità del loro Ente previdenziale. Nel sottolineare tale convinzione, il Direttivo veneto dell’Ungp ritiene però indispensabile che il prelievo di solidarietà sia concretamente condiviso non soltanto dai colleghi che ricevono la pensione Inpgi, ma anche da coloro i quali - o ancora in attività oppure già pensionati - sono stati a suo tempo eletti a far parte della struttura organizzativa dell’Inpgi, e che per tale importante attività percepiscono periodicamente dall’Ente compensi spesso non trascurabili. Il tutto naturalmente con esclusione del rimborso delle spese da essi affrontate per raggiungere la capitale e rimanervi il tempo necessario per adempiere al loro mandato.
Si tratta di redditi individuali ovviamente differenziati secondo l’importanza e la delicatezza degli incarichi, il cui ammontare complessivo, esclusi - come precisato - i rimborsi spese documentati, risulterebbe di poco inferiore al mezzo milione di euro annuo.
Il Direttivo dell’Ungp veneto ritiene dunque che anche tali entrate, così come si prevede per i redditi da pensione, debbano essere “tassate” in favore dell’Istituto, e ciò con il duplice scopo di determinare un più certo e rapido raggiungimento della stabilità, dimostrando nel contempo – senza incomprensibili esoneri – la solidarietà di tutti i giornalisti iscritti all’Inpgi (i cosiddetti “garantiti”) nei confronti delle giovani generazioni.