07/07/2015

Guido Bossa all'assemblea dell'Ungp Piemonte:
"Riconsiderare e correggere la riforma Inpgi"

L'assemblea dei giornalisti pensionati del Piemonte, alla quale ha partecipato il presidente dell'Ungp, Guido Bossa, ha esaminato il 6 luglio, nella sede dell'Associazione Stampa  Subalpina, a Palazzo Ceriana Mayneri, in Torino, i dettagli dell'annunciata riforma dell'Inpgi, con le ipotesi di interventi che a breve saranno decisi dal Cda dell'Istituto di previdenza


Il presidente del Gruppo, Antonio De Vito, ha illustrato l'odg approvato il 24 giugno dal Consiglio Nazionale dell'Unione, soffermandosi sulla assoluta necessità della manovra per rimettere in ordine i conti dell'Inpgi, affinche' possa per il presente e per il futuro provvedere ai suoi compiti statutari, anzitutto il  pagamento delle pensioni, come unico ente italiano sostitutivo dell'Inps, mantenendo in essere a vantaggio degli iscritti le specificità di miglior favore rispetto al regime IVS nazionale. Ma, per far fronte ai suoi obblighi e per scongiurare " interventi esterni più invasivi", che potrebbero ledere l'autonomia dell'Istituto - ha ribadito De Vito - c'è bisogno di una manovra soprattutto equa,  produttiva di risultati idonei a salvare l'Inpgi negli anni a venire. Senza forzature e, possibilmente, senza demagogia.
La Fnsi, l'8 luglio - e' emerso con chiarezza dal successivo dibattito, con molti interventi, fra cui quello del fiduciario Inpgi per il Piemonte, Roberto Reale, e del segretario dell'Associazione Subalpina, Stefano Tallia  - valuti bene  il ventaglio delle ipotesi : contribuzioni, indici di rivalutazione, ma anche tutto il  complesso della spesa dell'ente: assistenza, ammortizzatori, oneri figurativi, prepensionamenti, eccetera. A partire, per dare un segnale a tutta la categoria, contemporaneamente alla richiesta di sacrifici a tutti i giornalisti, dalle indennità della dirigenza dell'ente, che sarà rinnovata nel prossimo febbraio 2016. Su questo hanno insistito i presenti, ma anche i tanti che hanno inviato a presidente e direttivo mail e dichiarazioni in tal senso. L'ammontare di questa spesa è ritenuta fuori norma e non consona con il lungo periodo di crisi della categoria e dell'Istituto, crisi destinata a durare nel tempo. E il discorso andrebbe esteso agli altri enti dei giornalisti.
Quanto al contributo richiesto ai pensionati, l'assemblea ha ribadito, d'accordo con quanto espresso ripetutamente dal Direttivo del Gruppo, che i pensionati non si tirano indietro nella comune battaglia per salvare l'Inpgi, ma chiedono alle associazioni regionali di stampa e alla Federazione di considerare in questa partita anche quanto hanno gia' dato all'Istituto negli ultimi sette anni, con la mancata perequazione di legge. E quello che forzosamente daranno dal 2016 in poi. Milioni di euro, per fortuna nelle casse dell'Inpgi, ma soldi in meno nelle tasche dei pensionati che ora vedono all'orizzonte ancora penalizzazioni delle loro pensionil, con un prelievo, addirittura per un quinquennio, che si vorrebbe aggiungere al deperimento organico dei trattamenti, vittime del passare del tempo, del carovita e delle tasse mangiareddito nazionali e locali.
L'assemblea ha rivolto obiezioni al prelievo, così com'e' stato ipotizzato. La Fnsi ci ripensi, non dia come gia' approvate le ipotesi inviate dall'Inpgi alle parti sociali. Non basta la concertazione nelle segrete stanze, per produrre un documento prendere o lasciare. L'assemblea ha invocato la necessità di ascolto ulteriore da parte dell' Inpgi e, soprattutto, della Fnsi, al fine di valutare l'idoneità degli interventi proposti.
Il presidente Guido Bossa ha chiuso l'incontro ricordando la posizione dell'Ungp, dell'esecutivo e del Consiglio nazionale. Ha insistito molto sull'unità della categoria, sulla necessità di stare insieme giovani e anziani, sul rinnovo del patto intergenerazionale . "L'Ungp - ha ribadito - è disponibile  a verificare soluzioni condivisibili di miglioramento della necessaria riforma, da riconsiderare e correggere per renderla, più equa e sostenibile. In particolare i pensionati chiedono che le pensioni di importo più basso vengano esentate dal prelievo di solidarietà, che venga specificata la temporaneità dell'intervento, che si tenga conto della penalizzazione che le pensioni in essere già sopportano in termini di mancata perequazione. Inoltre i pensionati chiedono che anche le indennità di carica dei giornalisti eletti negli organi di amministrazione dell'Inpgi vengano sottoposte a un prelievo di solidarietà.
L'assemblea gli ha chiesto di farsi portavoce, l'8 luglio ,alla consultazione che si terrà presso la Federazione della Stampa, della insoddisfazione dei giornalisti pensionati piemontesi, i quali auspicano che le ipotesi in campo vengano riesaminate con realismo ed equità.