01/07/2015

Le riserve dell’Ungp Campania sulla manovra Inpgi:
"E’ necessario convocare gli Stati Generali della professione"

Riguardo alla manovra definita "lacrime e sangue" che l'Inpgi intenderebbe realizzare al fine di riequilibrare il proprio bilancio, i giornalisti Ungp della Campania, indipendentemente dalla valutazione dei titoli per poter procedere, esprimono allarme e riserve. Il rischio sarebbe, innanzitutto, quello di imporre una manovra inefficace, illusoria, ingannevole. Il problema, infatti, va affrontato in maniera organica ponendo mano rapidamente a un generale riassetto della professione non escludendo un drastico ridimensionamento dei costi delle strutture (Inpgi, Fnsi, Ordine, Casagit) che la rappresentano a vari livelli e secondo compiti istituzionali differenziati


Così si esprime un documento della componente Ungp della Campania, che prosegue rilevando che sono molte le voci su cui l'Inpgi  può agire per recuperare molto in termini di spese sostenute. Particolare rilievo assume la gestione del patrimonio immobiliare attualmente poco redditizio, senza contare i costi dell'ordinaria manutenzione e quello relativi al carico fiscale. Sulla ventilata manovra riguardante gli assegni pensionistici, si rileva che mancano indicazioni rassicuranti sul carattere equo, sostenibile e riferito a un tempo breve.
Obbligo morale e professionale dei giornalisti Ungp è quello di scongiurare rotture generazionali e rendere quanto più possibile forte il rapporto di sinergica solidarietà. In vista di assunzioni di responsabilità non lievi e riconducibili alla consistenza di tutto il sistema dell'editoria italiana, i giornalisti Ungp della Campania considerano utile e necessaria la convocazione degli Stati Generali della professione.

I consiglieri nazionali Ermanno  Corsi e Sergio Gallo, nella qualità, rispettivamente, di Presidente e Segretario dell'Ungp Campania.