28/05/2015
Assemblea dell'Ungp Emilia-Romagna: "Il nostro sindacato deve fare di più
per tutelare i diritti dei suoi iscritti"
"Il nostro sindacato, l'Ungp, deve difenderci; deve fare di più per tutelare i diritti dei suoi iscritti". Questa affermazione è stata fatta più volte nel corso di un' assemblea dell'Ungp dell'Emilia Romagna convocata per discutere le ultime novità che riguardano la sentenza della Consulta, la perequazione, il "tormentone" dell'ex fissa, i rapporti con la Fnsi e le ultimissime vicende dell' Inpgi. All'incontro, cui hanno partecipato una quindicina di iscritti, si è svolto a ridosso delle prossime elezioni del nuovo comitato direttivo dell'Ungp emiliano romagnolo:elezioni che si svolgeranno i prossimi 3, 4 e 5 giugno assieme a quelle per il rinnovo degli organismi dirigenti dell'Aser (Associazione Stampa Emilia Romagna)
La preoccupazione per la "piega" che stanno prendendo i temi prima citati è molto forte. Soprattutto, è stato ripetuto, basta dire che i pensionati sono i giornalisti "ricchi" mentre le nuove leve, gli "attivi" sono quelli "poveri". La pensione è stata ottenuta versando gli adeguati contributi. Pensione, tra l'altro, tassata in maniera massiccia a differenza di tutti i colleghi degli altri Stati europei.
Un altro punto è stato il rapporto con la Fnsi, giudicato insufficiente da parte di quest'ultima perchè sembra relegare le vicende dei pensionati negli ultimi posti dei suoi "pensieri" così come è stata chiesta una totale trasparenza all'Inpgi i cui progetti per risanare il bilancio sono avvolti da un fitto mistero. Forte malessere anche per quello che riguarda la ex fissa oramai diventata una sorta di "Salerno-Reggio Calabria": non si riesce ancora a vedere, dopo anni, una soluzione che viene rimpallata tra un ministero all'altro, da un ente a un altro. Si è parlato anche della sentenza della Consulta e la risposta è poi arrivata dall'Inpgi (da agosto l'Istituto comincerà ad erogare la quota di rivalutazione) due giorni dopo lo svolgimento della riunione.
Con forza è stata respinta l'ipotesi di fare confluire l'Inpgi nell'Inps.
Se al nostro sindacato, a tutti i livelli, gli intervenuti hanno chiesto più determinatezza nei confronti di tutti i suoi interlocutori, è stata avanzata la richiesta di prendere contatto con gli altri sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil per avviare un confronto politico con lo scopo di elaborare un progetto o più progetti che tutelino i pensionati a prescindere dalla categoria cui appartengono.
Infine, dopo l'elezione del nuovo comitato esecutivo Ungp emiliano romagnolo, sarà chiesto un incontro a Bologna con il presidente Ungp,Guido Bossa; con il presidente della Fnsi, Santo Della Volpe e Il vicepresidente dall'Inpgi, Paolo Serventi Longhi.