19/05/2015
Deliberazione della Corte dei Conti: i giornalisti in pensione possono collaborare
con la Pubblica amministrazione fornendo specifiche prestazioni
I giornalisti pensionati possono collaborare con la pubblica amministrazione fornendo “specifiche prestazioni” richieste nell’ambito della loro attività professionale. Lo ha stabilito una deliberazione della Corte dei Conti, Sezione centrale di controllo di legittimità sugli atti del Governo e delle Amministrazioni dello Stato, con la quale si autorizza la registrazione di un decreto del Ministero dello Sviluppo Economico relativo al contratto stipulato con una giornalista pensionata cui veniva conferito un incarico di collaborazione coordinata e continuativa per la cura della comunicazione istituzionale
La deliberazione, n. 5 del 2015, adottata nella seduta del 3 marzo e depositata il 19 marzo successivo, stabilisce che “Un contratto stipulato per specifiche prestazioni richieste nell’ambito dell’attività di giornalista non può essere ricondotto ad alcuna delle tipologie per le quali è stato introdotto il divieto di conferimento a pensionati. Tale divieto è limitato agli ‘incarichi di studio’ e agli ‘incarichi di consulenza’, oltre che agli incarichi dirigenziali’ “. Nel corso dell’istruttoria, il Ministero dello Sviluppo Economico aveva notificato che l’incarico conferito alla collega non ammetteva alcun vincolo di subordinazione né lo svolgimento di responsabilità gestionali o l’assegnazione di risorse umane o di capitoli di spesa dell’Amministrazione, prevedendo esclusivamente lo svolgimento dell’attività giornalistica.
Di qui la decisione della Corte, che ha interpretato correttamente il divieto imposto dall’articolo 6 del dl n. 90/2014, rilevando che tale divieto non era applicabile al caso in esame.