10/05/2015

Assemblea del Gruppo Lombardo: un “nuovo Inpgi” per un “nuovo welfare” dei giornalisti

Un “nuovo Inpgi” per un “nuovo welfare” dei giornalisti pensionati che abbia in Casagit il secondo pilastro fondamentale, è quanto chiede il Gruppo Lombardo Giornalisti Pensionati riunito venedì 8 maggio in assemblea al Circolo della Stampa di Milano. Oltre una cinquantina di colleghi hanno discusso per tre ore sulla attuale situazione economico-finanziaria dell'Inpgi, preoccupati per il futuro delle loro pensioni. Se da un lato il bilancio 2014 chiuderà con un attivo di 17 milioni di euro, esistono tuttavia forti timori sulla tenuta dei conti (lo sbilancio dovrebbe toccare gli 81 milioni) dato l'aumento della spesa pensionistica (nel 2015 la previsione è stimata in 452,60 milioni) non adeguatamente controbilanciato dai contributi dei colleghi in attività. Di fronte a 100 le uscite sono 120!


Non di meno sono emerse altrettante preoccupazioni per Casagit, che tuttavia con adeguate operazioni di razionalizzazione, consente di ottemperare alle esigenze degli iscritti ed in particolare dei colleghi pensionati. Questi timori sono stati al centro della discussione con Edmondo Rho membro del C.d.A. Dell'Istituto, Carlo Gariboldi vicepresidente Casagit e Guido Bossa presidente nazionale dell'Ungp. Altri timori sono emersi sugli ultime avvenimenti che hanno visto e vedono l'Inpgi in primo piano: caso Sopaf (la magistratura faccia chiarezza), ex fissa (i ministeri vigilanti decidano in fretta dopo la decisione della Covip di bloccare l'intervento Inpgi), sentenza Corte Costituzionale (l'Inpgi si adegui di conseguenza) pur consapevoli che ciò peserà moltissimo sui suoi conti.
Con questi temi sul tappeto e con questi spunti, frutto di attenta analisi e discussione, il Gruppo Lombardo Giornalisti Pensionati, ha approvato un documento sul futuro del nostro Istituto di previdenza, proponendolo come base di discussione a tutti i colleghi dell'Unione Nazionale Giornalisti Pensionati e chi è ancora in attività, per giocare tutti assieme la partita del riscatto e della ripresa, consapevoli che senza lavoro non ci sono le pensioni e le pensioni non potranno più essere erogate in futuro senza versamenti adeguati da parte di chi lavora. Se si vuole salvaguardare l'Inpgi da chi vorrebbe portarlo all'Inps, Fnsi, Ungp, Ordine, Casagit e Associazioni di stampa debbono fare coalizione per contribuire attraverso anche una sorta di “stati generali” della categoria a salvaguardare e rilanciare il nostro Istituto di previdenza per permettere anche alle generazioni future di percepire pensioni degne e adeguate.
Il Gruppo lombardo giornalisti pensionati, dalla la riunione di venerdì 8 maggio, esce convinto che la categoria dei giornalisti pensionati abbia bisogno di una “nuova Inpgi” per un “nuovo welfare” che sia frutto di riforme vere basati su concetti di sussidiarietà e solidarietà che valorizzino risorse e persone, tenendo soprattutto conto della fragilità e delle condizioni economiche e sociali dei soggetti anziani, aprendo una nuova fase di attenzione verso i bisogni reali. Un appello, infine, è stato rivolto anche al Governo perchè la pressione fiscale sui redditi da pensione si adegui a quella meno pesante di altri Paesi UE, rendendo anche il nostro fisco più equo e solidale.
Pubblichiamo di seguito il documento sull'Inpgi proposto come base di discussione a tutti i giornalisti italiani, pensionati e attivi, da parte del Gruppo Lombardo Giornalisti Pensionati.