23/04/2015

Inchiesta Sopaf, la Procura chiede il processo immediato
per l'ex presidente della Cassa Ragionieri

La Procura di Milano ha chiesto il processo con rito immediato per Paolo Saltarelli, l'ex presidente della Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza dei Ragionieri, arrestato lo scorso novembre in un filone
dell'inchiesta sulla holding Sopaf con l'accusa di aver intascato una mazzetta da un milione di euro dando in cambio la gestione di milioni di euro di contributi previdenziali


A Saltarelli, finito in carcere con l'accusa di corruzione su decisione del gip di Milano Donatella Banci Buonamici, viene contestata ora nella richiesta di rito immediato (si salta l'udienza preliminare), firmata dal pm Gaetano Ruta, anche l'accusa di dichiarazione infedele dei redditi, perche' non avrebbe dichiarato al Fisco circa un milione di euro scovati dal nucleo valutario della Guardia di Finanza su conti svizzeri.
La tranche di indagine si inserisce nell'inchiesta che circa un anno fa aveva portato agli arresti, tra gli altri, dei fratelli Giorgio, Aldo e Ruggero Magnoni e coinvolto la loro holding Sopaf, con cui sarebbero state raggirate alcune casse di previdenza, tra cui quelle dei giornalisti e ragionieri. A quest'ultima, in particolare "attraverso complesse operazioni finanziarie e societarie" sarebbero stati sottratti 52 milioni di euro, "depauperamento" che Saltarelli non avrebbe mai ostacolato.
Anzi, dagli sviluppi delle indagini e dagli interrogatori di alcuni indagati e testimoni, e' venuto a galla che l'allora presidente dell'ente previdenziale dei ragionieri, non solo sarebbe stato "consapevole dei risvolti illeciti connessi alla gestione" dei fondi, ma anche il destinatario di una presunta tangente. Sulla richiesta di immediato dovra' decidere il gip Banci Buonamici. (ANSA)