08/04/2015

Ungp Emilia-Romagna: "Perequazione punitiva per le pensioni
Caso Sopaf, l'Inpgi doveva garantire una maggiore trasparenza"

Alla luce degli esiti del congresso di Chianciano e del Consiglio Nazionale che si è svolto il 20 marzo a Roma, nei giorni scorsi si è tenuta un'assemblea degli iscritti Ungp dell'Emilia Romagna per fare il punto sulla situazione della nostra categoria e in particolare della nostra Unione sia a livello nazionale che regionale.Presenti una ventina di colleghi, interventi dei colleghi Marco Gardenghi, Giovanni Rossi, Beppe Errani, Claudio Cumani e Arturo Ciccarelli


Tanti i temi toccati: il prossimo congresso regionale che nominerà i nuovi presidente, vicepresidente e segretario; un forte rilancio del proselitismo all'Ungp nei confronti dei colleghi che vanno in pensione; le recenti vicende dell'Inpgi legate alla Sopaf; lo sconfortante "balletto" sul pagamento dell'ex fissa; lo stato di salute della Casagit; i danni provocati alle nostre pensioni dal blocco della perequazione e dall'iniquo trattamento fiscale che esse continuano a subire.
La novità principale del prossimo congresso regionale sarà, naturalmente, il voto elettronico. Chi vorrà candidarsi dovrà farlo entro le ore 13 del prossimo 22 maggio. Si voterà il 3, 4 e 5 giugno prossimi in concomitanza con l'elezione dei nuovi organismi dirigenti dell'Aser (Associazione Stampa Emilia-Romagna). Agli aventi diritto al voto saranno inviate per posta normale e per mail tutte le istruzioni per accedere al voto.
Capitolo proselitismo. Ovvero non dare mai nulla per scontato, anzi. Ai colleghi che vanno in pensione dovrebbero essere meglio spiegate le ragioni per le quali dovrebbero iscriversi al nostro sindacato. Ragioni che devono essere ricercate sia nella solidarietà che deve esserci in un categoria che, purtroppo, è entrata in una fase di sofferenza e sia per l'utilità, ovvero pretendere il rispetto dei diritti acquisiti da chi ha versato i contributi dovuti. Quindi, si potrebbe pensare, assieme al necessario contatto personale, anche alla redazione di un "decalogo" cartaceo  e/o telematico per spiegare a chi va in pensione i tanti perchè per aderire all'Ungp.
Un punto molto discusso è stato l'Inpgi, ai cui vertici è stata sollecitata la necessaria e soprattutto doverosa trasparenza di tutti i provvedimenti che prende altrimenti si è in balia di una marea di notizie contraddittorie e incontrollabili, come nel caso della Sopaf, che provocano solo malumori (un eufemismo) tra gli iscritti i quali, tra l'altro, sono molto preoccupati per lo sbilancio di 90 milioni dell'Istituto e delle misure per ridurlo della metà entro quest'anno.
A seguire la "confusione" tra iscritti (che leggono tutti i siti internet) per il "tiraemolla" sul pagamento dell'ex fissa ai colleghi che ne hanno diritto.
Il dibattito ha affrontato la perequazione delle nostre pensioni, perequazione giudicata "punitiva" dagli intervenuti i quali hanno ricordato come per questa evidente ingiustizia l'Ungp- come è stato fatto al congresso di Chianciano-ha protestato diverse volte ma che a suo tempo questa protesta non fu giudicata una priorità dalla Fnsi. Ora la Fnsi deve farsene carico altrimenti il rischio è l'aumento dell"incomprensione" tra colleghi attivi e pensionati.
Dagli interventi è arrivata poi la denuncia per il trattamento fiscale che subiscono i nostri redditi, i quali, caso più unico che raro in Europa, è uguale a quello dei redditi da lavoro attivo mentre, come si sa, essendo un salario differito, è tassato fin dall'origine. Quindi le pensioni non devono esser tassate oppure vanno sottoposte ad aliquote molto basse.
La richiesta ai vertici nazionali è stata quella di intensificare gli sforzi verso tutti gli interlocutori per cambiare questo stato di cose non più accettabile.
Analogo vigore deve essere destinato a "convincere"l'Inpgi a non erogare ulteriormente le pensioni, ottenute con contributi figurativi, a quei parlamentari che già godono di una pensione statale.
Casagit e prestiti ai pensionati. "La nostra Cassa riflette i disagi della categoria"- ha detto Claudio Cumani, fiduciario Casagit per l'Emilia Romagna- in quanto mentre aumenta la richiesta di prestazioni diminuisce il numero dei colleghi che vengono contrattualizzati. Tuttavia la Cassa reagisce sia con nuovi "profili" sia puntando ad allargare il suo bacino di attività. L'esempio è l'iniziativa nei confronti degli associati alla Confcommercio".
Ultimo punto è la richiesta di ripristinare, da parte dell'Inpgi, i prestiti a quei pensionati che oltre una certa età non ne hanno più diritto.
In sede di bilancio, si può dire che se da un lato c'è la consapevolezza che il panorama tende al grigio dall'altro, da parte degli iscritti all'Ungp dell'Emilia Romagna, ci sono la volontà e dal determinazione per proseguire e rafforzare gli sforzi affinchè la nostra categoria esca dalla crisi e ai pensionati venga riconosciuto quello che gli è dovuto.

Giuliano Musi
Presidente Ungp Emilia-Romagna