22/03/2015
Consiglio Nazionale dell’Ungp: Mario Petrina eletto vice presidente vicario,
Mauro Lando segretario, Claudio Cojutti tesoriere. Gli ordini del giorno approvati dal Cn
Nel corso della riunione del Consiglio nazionale dell’Ungp del 20 marzo 2015, si è proceduto alle votazione per la nomina del Vice presidente vicario, del Segretario e del Tesoriere. Nella relazione introduttiva, il presidente Guido Bossa aveva indicato per i tre incarichi rispettivamente Mario Petrina, Mauro Lando e Claudio Cojutti
Questo il verbale della votazione redatto dai componenti del seggio elettorale Neri Paoloni (presidente), Pino Anzalone e Marco Gardenghi (componenti).
“Il Consiglio nazionale dell’Ungp riunito a Roma il 30 marzo 2015 ha proceduto all’elezione del Vice Presidente vicario nella persona di Mario Petrina, che ha riportato 15 voti su 24 votanti; del segretario nella persona di Mauro Lando, che ha riportato 15 voti su 24 votanti, e del tesoriere nella persona di Claudio Cojutti che ha riportato 16 voti su 24 votanti”.
Successivamente sono stati messi in votazione e approvati a maggioranza due ordini del giorno presentati nel corso della riunione. Nel primo, prima firma Paolo Baggiani, l’Ungp “invita il Presidente dell’Inpgi a voler riconsiderare i propri emolumenti e quelli degli altri amministratori alla luce della situazione finanziaria dell’Ente e dei sacrifici richiesti alla categoria dei giornalisti pensionati dalla persistente crisi economica”.
Il secondo ordine del giorno, a prima firma Romano Bartoloni, esamina “il caso giudiziario Sopaf/Fip/Magnoni/Inpgi che avrebbe comportato, secondo gli inquirenti, una presunta truffa di oltre 7 milioni a danno dell’istituto previdenziale dei giornalisti”. In proposito, “il Consiglio nazionale dell’Ungp, si legge nell’odg., confida nell’opera sollecita della magistratura per far piena luce sulla vicenda e stabilire le eventuali responsabilità. Pur tuttavia, ritiene che in una situazione di gravi difficoltà finanziarie come quella che attraversa l’Inpgi e con le pensioni di oggi e domani a rischio, e nel rispetto di una consuetudine di trasparenza e di franchezza nei rapporti con i propri soci giornalisti, l’Istituto previdenziale abbia il sacrosanto dovere di fornire spiegazioni esaurienti circa gli inquietanti contenuti, anche nei confronti del presidente Camporese, riportati nei voluminosi atti giudiziari ormai di dominio pubblico, e di assicurare la categoria sulla rivalsa dei danni subiti”.