08/12/2011

Lunedì tre ore di sciopero unitario contro le iniquità della manovra
Forte preoccupazione dei partiti di maggioranza che chiedono di perequare
le pensioni fino a 18 mila euro ed una riduzione dell’Ici sulla prima casa

Il Governo MontiMentre nel Pd si appassionano ad una discussione creativa sul governo, se è di destra o no, l’insieme dei partiti che compongono la maggioranza è molto preoccupato da come vanno le cose. L’opinione pubblica appare sconcertata dalle iniquità della manovra, dai mancati adeguamenti al costo della vita delle pensioni minime, agli indiscriminati aumenti dell’ Iva, dalla reintroduzione dell’Ici sulle prime case con aumento del 60 per cento, ai “regali” sulle frequenza TV (in primo luogo a Mediaset)


Il giudizio ampiamente prevalente è molto negativo, insieme alla rassegnazione: un altro governo non è, al momento, credibile. Però tutti, nella maggioranza, temono le conseguenze quando, al massimo fra poco più di un anno, si tornerà al voto. Intanto fra molti dirigenti politici di Pd, Pdl e Udc, cresce la preoccupazione per la ritrovata unità dei tre sindacati confederali (impensabile fino a pochi giorni fa): lo sciopero di tre ore proclamato per lunedì prossimo è visto con fastidio da alcuni, con senso di liberazione da altri. Però quasi tutti (senza arrivare alle lacrime del Ministro del lavoro Elsa Foriero) sono angosciati e cercano una possibile via d’uscita che attenui le tensioni e rassereni (per quanto è possibile) gli animi. Da qui la proposta, uscita dalla Commissione Lavoro della Camera di raccomandare al governo un emendamento al decreto che aumenti a tre volte il minimo Inps (cioè poco più di 18 mila euro lordi l’anno) il limite di perequazione delle pensioni, insieme ad un’ attenuazione dell’Ici sulla prima casa.
Non è chiaro dove si troveranno le risorse per compensare il calo delle entrate, qualora venissero accolte le proposte di “clemenza” sui redditi dei più poveri. Si parla di un contributo di solidarietà da chi riceve pensioni più alte, un altro contributo (non di solidarietà, evidentemente) dai titolari delle “baby pensioni”. Cioè una sorta di partita di giro fra i pensionati. Qualcuno fa balenare l’idea di un aumento del prelievo sul capitali cosiddetti “scudati”, cioè sugli evasori totali. Ma pare che sia in netta minoranza: gli evasori (ci perdoni il Vaticano) hanno sempre molti più santi in Paradiso.