24/01/2015

Pensioni, futuro dell'Inpgi, perequazione e formazione
Documento precongressuale Ungp della delegazione romana

La battaglia cruciale dei prossimi mesi riguarda la salvezza delle nostre pensioni. La crisi editoriale, la peggiore dal dopoguerra, chiusure di testate, selvagge ristrutturazioni, pensionamenti e prepensionamenti a raffica, il dilagare della cassa integrazione e dei contratti di solidarietà stanno provocando un vero e proprio boom degli ammortizzatori sociali a nostro carico, e stanno mettendo in ginocchio l'Istituto di previdenza e a repentaglio le pensioni. Finora  l’INPGI ha resistito grazie ai buon rendimenti di un patrimonio immobiliare miliardario, ma non può continuare ad essere il bancomat degli editori, come sostiene il segretario FNSI, Franco Siddi. Dietro l'angolo c'è il rischio di finire nell'abbraccio letale dell'INPS. Va incoraggiata e sostenuta la linea  politica condotta dal sindacato dei giornalisti per rimettere, il più possibile, gli ammortizzatori sociali a carico della fiscalità generale come avviene per tutte le altre categorie


Perequazione. Con elemosine a singhiozzo lungo gli anni, continua da 8 il blocco delle perequazioni delle pensioni (persi mediamente a testa 1.135 euro in un biennio), mentre  il costo della vita, aggravato dalla mano pesante del fisco, è balzato alle stelle. Alla luce delle megatasse pagate dai pensionati (senza  uguali in Europa) e della generale stretta alle  pensioni, va radicalmente rivista l’ingiusta quanto illegittima abolizione (Corte costituzionale) dell’indicizzazione al costo della vita.
Formazione. Più volte si è detto e sostenuto che i giornalisti pensionati hanno il dovere di mettere a frutto dell’intera categoria i valori della loro esperienza e professionalità. In base all’art. 2 dello Statuto dell’UNGP, rientra  negli scopi dell’Unione “Il perfezionamento professionale delle nuove leve”. Questa finalità può diventare operativa promuovendo, in sintonia con le disposizioni dell’Ordine nazionale e di quelli regionali, la formazione professionale continua senza fini di lucro (corsi, seminari ecc. con partecipazione volontaria e gratuita dei nostri soci) e con le spese organizzative a nostro carico.