11/01/2015

Franz: "Cambiamo le norme Inpgi sull'obbligo per i pensionati
di comunicare ogni anno il proprio status economico"
Chi non lo fa, rischia una trattenuta mensile pari al 20 per cento

Pierluigi FranzPer tutti i giornalisti - anche per chi non lavora o lavora fino a 22 mila euro lordi l'anno - é in vigore l'obbligo di comunicare lo status economico annualmente all'Istituto. Chi non lo fa rischia una trattenuta mensile pari al 20 per cento dell’assegno. E accaduto a Roma anche se il collega aveva scritto all’Istituto a mezzo fax (evidentemente smarrito dagli Uffici). Pierluigi Franz scrive al presidente Andrea Camporese chiedendo che sia rivista la normativa con buon senso ed equità tale da evitare l’esproprio di una parte consistente della pensione (www.francoabruzzo.it)


Caro Presidente, un collega, pensionato romano di 62 anni, purtroppo, ha avuto in questo mese trattenuto dall'INPGI sulla sua pensione un consistente importo pari al 20% perché non avrebbe segnalato lo scorso anno all'Istituto di non aver più collaborazioni di lavoro autonomo.
Poco fa mi ha telefonato per informarmi di avere per fortuna ritrovato il fax con cui informava l'INPGI di non aver lavorato. Il collega lo invierà domani e l'INPGI dovrà quindi restituirgli al più presto quanto gli ha trattenuto. Il caso ripropone però un vecchio problema che erroneamente pensavo che fosse stato già risolto. A mio parere la normativa in vigore all'INPGI sul divieto di cumulo per i titolari di pensioni di anzianità va rivista con buon senso ed equità.
Oggi sono infatti esonerati i colleghi che abbiano collaborazioni di lavoro autonomo non superiori a circa 22 mila euro lordi annui. Ovviamente sono esonerati tutti i pensionati di anzianità che non lavorano più. Per tutti - anche per chi non lavora o lavora fino a 22 mila euro lordi l'anno - é, però, rimasto l'obbligo di comunicarlo annualmente all'INPGI. In caso contrario scatta la pesante trattenuta da parte dell'Istituto anche se per la verità il comma 8 dell'art. 15 del Regolamento INPGI/1 appare equivoco perché molti colleghi pensionati di anzianità potrebbero interpretare la norma nel senso che chi non lavora più non debba far nulla. L'art. 15, commi 8- 9 e 10 del Regolamento INPGI 1 prevede infatti testualmente che:
"8) Nei casi di cumulo con redditi di lavoro autonomo, i pensionati sono tenuti a produrre all'Istituto una dichiarazione dei redditi da lavoro riferiti all'anno precedente, entro lo stesso termine previsto per la dichiarazione ai fini Irpef. Nei casi di cumulo con redditi da lavoro dipendente, i pensionati devono produrre all’Istituto la certificazione del datore di lavoro attestante la retribuzione corrisposta.
9) Nei casi di cumulo con redditi da lavoro dipendente o autonomo la trattenuta è effettuata dall'Istituto.
10) Ai titolari di pensione che omettano di produrre la dichiarazione di cui al comma 8 si applicano le sanzioni previste dalla legge 23 dicembre 1996 n.662".
A mio parere, tenuto conto che l'INPGI può ora verificare quando vuole le denunce dei redditi con l'accesso diretto all'Agenzia delle Entrate, si potrebbe risolvere il delicato problema in un altro modo che semplificherebbe il lavoro anche per l'INPGI.
Basterebbe imporre l'obbligo di comunicazione annuale all'INPGI esclusivamente per i pensionati di anzianità con collaborazioni di lavoro autonomo superiori a circa 22 mila euro lordi annui. Per tutti gli altri l'INPGI può sempre effettuare controlli a campione e sanzionare ugualmente i trasgressori.
Ciò, da un lato, agevolerebbe il lavoro dell'INPGI perché ridurrebbe la conservazione e il protocollo di migliaia di inutili comunicazioni annuali e, dall'altro, semplificherebbe la vita dei colleghi.
Peraltro la maggior parte di quelli che si sono rivolti alla magistratura contestando il divieto di cumulo sulle collaborazioni superiori ai 22 mila euro lordi annui stanno sinora ottenendo ragione, almeno fino a quando la Cassazione - forse a sezioni unite civili - non dovesse sul punto cambiare parere.
Mi auguro quindi che questa mia proposta possa essere benevolmente accolta dal CdA, previo parere favorevole della Commissione Previdenza. Ti ringrazio della cortese attenzione.

Pierluigi Roesler Franz
Presidente del Gruppo Romano Giornalisti Pensionati