27/11/2014
Il Presidente della Fnsi Giovanni Rossi risponde a Pierluigi Roesler Franz:
"La richiesta di rinvio del Congresso è di competenza del Consiglio Nazionale"
"Mi è pervenuta, nella mia qualità di presidente della Fnsi e di garante dello statuto, una richiesta di intervento in merito al ricorso urgente indirizzato dal collega Pierluigi Roesler Franz al Consiglio Nazionale, alla Giunta Esecutiva e al Segretario Generale della Fnsi (datato 20 novembre 2014) per ottenere “il rinvio di almeno 3/4 mesi, cioè a fine aprile/maggio 2015, del XXVI congresso nazionale fnsi, che dovrebbe tenersi a fine gennaio”. Il Presidente della Fnsi, Giovanni Rossi, replica alla richiesta di intervento in merito al ricorso urgente presentato dallo stesso Franz
"Le motivazioni espresse dal collega Franz - scrive Rossi - , a sostegno della richiesta di rinvio, possono sintetizzarsi nei seguenti punti:
1) “A seguito dello scioglimento d’ufficio dell’Associazione Napoletana della Stampa deciso dalla Fnsi, tutti i giornalisti della Campania, compresi anche quelli che hanno continuato regolarmente a versare la quota sindacale dello 0,30% sono quindi rimasti ingiustamente esclusi dall’elettorato attivo e passivo e la campania, quindi, priva di delegati professionali e collaboratori per il prossimo congresso della Fnsi”.
2) Nell’assegnazione dei delegati sarebbe stato sbagliato il conteggio degli iscritti all’Associazione Lombarda dei Giornalisti in quanto tra i 4.506 soci professionali “sono stati inclusi i 681 giornalisti professionisti in pensione che hanno versato una quota sindacale dello 0,15%(in base al cd lodo Siddi di circa 10 anni fa), anziché dello 0,30% versato in via esclusiva nel lazio e in tutte le altre regioni d’italia, come prevede lo statuto e il regolamento della fnsi”. Di conseguenza si dovrebbe procedere al ricalcolo e alla riassegnazione dei delegati alle AA.RR.SS..
3) Tenendosi il congresso a fine gennaio 2015 occorrerebbe riferirsi, nella ripartizione dei delegati, al numero degli iscritti al 31 dicembre 2014 così come precisato nell’art.7 del regolamento allo statuto e non al numero degli iscritti al 31 dicembre 2013 come è stato fatto, “essendo evidente e palese ictu oculi la violazione statutaria”.
In merito alle predette motivazioni, volte a chiedere il rinvio dello svolgimento del XXVII (non XXVI) congresso nazionale della Stampa italiana, ritengo opportuno, proprio nella mia qualità di presidente della Fnsi e di garante dello statuto, precisare quanto segue:
1) L’Associazione Napoletana della Stampa non è stata sciolta d’ufficio dalla federazione della Stampa, ma si è sciolta con proprio atto giuridico unilaterale. Il consiglio nazionale, nell’esercizio dei poteri previsto dall’art.6 dello statuto, nel corso della riunione del 4 marzo 2014, dopo aver considerato che l’Associazione Napoletana della Stampa non era più in grado di assolvere ai fini statutari di cui agli artt.1 e 2 dello Statuto federale, e preso atto del conforme parere della Giunta Esecutiva e della consulta delle aa.rr.ss., proprio per garantire la necessaria assistenza sindacale ai giornalisti della Campania (che l’Associazione Napoletana della Stampa non era più in grado di assicurare), deliberò “di rescindere il rapporto associativo tra la Fnsi e l’Associazione Napoletana della Stampa”, specificando che dalla stessa data tutti i compiti e i poteri di rappresentanza territoriale, per quanto riguardava i giornalisti campani, sarebbero stati temporaneamente assunti direttamente dalla fnsi, in attesa di poter procedere al riconoscimento di una nuova Associazione territoriale. In base a tale delibera la fnsi, nel corso di questi mesi, ha assicurato, attraverso le sue strutture, l’assistenza sindacale a tutti i giornalisti della Campania che, ai sensi dell’art.51 del cnlg, avevano sottoscritto la trattenuta dello 0,30% “a titolo di quota di servizio per assistenza contrattuale”, come recita espressamente il richiamato art.51 del cnlg.
Appare, pertanto, del tutto legittimo e conforme alla normativa statutaria che, in assenza di una Associazione federata per il territorio della regione Campania, a seguito della convocazione del XXVII congresso nazionale, si sia proceduto, come prescrive l’art.9 dello statuto, ad assegnare i delegati (309) alle aa.rr.ss. federate, che al momento, e ancora oggi, sono 19. Non era, di conseguenza, in alcun modo possibile assegnare delegati ad una Associazione non federata e che peraltro si era sciolta.
Ritengo opportuno ribadire che la Fnsi è una federazione di associazioni. I giornalisti non sono iscritti alla Fnsi bensì alle associazioni federate alla Fnsi.
2) Per quanto riguarda i giornalisti pensionati iscritti alla Lombarda, fermo restando che la Federazione non è in grado di sindacare le decisioni delle AA.RR.SS. in merito alle modalità di iscrizione e che il numero degli iscritti risulta essere, in ogni caso, quello comunicato dalle singole ARS e per i quali le stesse versano alla Fnsi una quota di adesione che è annualmente stabilita dal CN, condivido quanto in merito ha già motivato il collegio nazionale dei Probiviri che me lo ha notificato il 19 novembre scorso, ovvero che “la quota versata da tutte le Associazioni Regionali di Stampa alla Fnsi in relazione ai giornalisti pensionati corrisponde alla percentuale (0,10%) concordata a suo tempo tra la Fnsi e la Consulta delle aa.rr.ss.. Quindi non esiste una questione di congruità tra versamenti delle Associazioni federate alla Fnsi. Per il resto ogni Associazione, nella propria autonomia amministrativa e gestionale, è libera di applicare ai propri iscritti quote anche differenti di propria diretta competenza”.
3) Per quanto riguarda la motivazione inerente una presunta violazione dell’art.7 del Regolamento allo Statuto, non deve sfuggire ictu oculi che il XXVII Congresso è stato convocato, ai sensi dell’art.8 dello statuto federale, nella seduta consiliare del 10 luglio 2014. Nella stessa delibera si precisava che il congresso si sarebbe svolto sulla base degli iscritti alle aa.rr.ss. al 31.12.2013 e si affidava alla Giunta esecutiva la scelta della data e della sede congressuale. A sua volta, in ottemperanza della predetta delibera, la Giunta esecutiva, d’intesa con la consulta delle aa.rr.ss., ha deciso, per motivi logistico-organizzativi e come è avvenuto nell’organizzazione del precedente XXVI congresso nazionale, che il congresso si svolgerà dal 27 al 30 gennaio 2015. Tutto ciò, pertanto, appare pienamente conforme allo spirito e alla lettera della norma statutaria".
"Tutto ciò premesso, per quanto riguarda la richiesta di rinvio di alcuni mesi dello svolgimento del congresso - conclude Giovanni Rossi - devo ricordare che tale decisione non rientra nei compiti statutari del presidente, ma attiene esclusivamente alla competenza del Consiglio Nazionale, ai sensi del richiamato art.8 dello Statuto federale. Consiglio Nazionale che, peraltro, si riunirà nel prossimo mese di dicembre".