25/09/2014
Giornalisti pensionati e referendum sul contratto
Nelle giornate di venerdì 26 e sabato 27 settembre dalle ore 10 alle ore 19, i giornalisti sono chiamati a esprimere il proprio giudizio sul Contratto di lavoro così come rinnovato nel giugno scorso tra Fnsi e Fieg. Il voto si esprime nei seggi allestiti dai sindacati regionali. A questo referendum sul rinnovo contrattuale sono chiamati anche i giornalisti pensionati Fieg – Fnsi ed è per questo che l’Ungp invita i propri iscritti a recarsi al seggio
Il sindacato dei giornalisti pensionati non esprime un’indicazione di voto ai propri aderenti proprio in considerazione del fatto che la scelta tra il Sì ed il No in questa, come in altre occasioni, tocca aspetti anche molto personali.
Ciò non significa che non si possa sottolineare due argomenti che nel contratto, e nel suo rinnovo, riguardano in modo particolare i pensionati.
Il primo si riferisce al Fondo di perequazione destinato a tutelare le prestazioni previdenziali erogate dall’Inpgi secondo un criterio che privilegia i redditi più bassi. Ebbene, l’articolo 21 del contratto che istituisce tale Fondo è rimasto immutato e confermato. Ciò significa che è mantenuto nel principio e nella sostanza l’aiuto a chi è costretto a vivere con pensione eccessivamente bassa. L’erogazione può apparire poca cosa, comunque non risolutiva, ma si è in presenza di uno di quegli istituti destinati a dimostrare la propria forza nel medio periodo.
Il secondo tema che riguarda i giornalisti pensionati, in particolare coloro che hanno lasciato il lavoro negli ultimi tempi, è quello della erogazione della ex fissa. Chi è andato in pensione avendone maturato il diritto, e avendo già richiesto la corresponsione, la riceverà a rate, chi è ancora in attività la vedrà falcidiata e in parte trasformata in supplemento di pensione. Una soluzione questa pressoché obbligata perché il “fondo ex fissa”, così com’era strutturato, era destinato al fallimento.
Ricordati questi aspetti, ora si passa al referendum, il cui scrutinio avverrà nella sede della Fnsi a Roma, dove i voti saranno conteggiati su base nazionale. Si provvederà all’apertura delle schede solo se sarà raggiunto il quorum del 50% + 1 degli aventi diritto.