17/06/2014

Giornalisti seniores toscani a Berlino: un tuffo nella storia

Una megalopoli immersa nel verde che con costruzioni realizzate dai migliori architetti del mondo guarda al futuro. E' questa la Berlino che dal 5 al 9 giugno ha accolto un gruppo di giornalisti seniores della Toscana, con consorti, guidato dal presidente Marcantonio Morelli. Un viaggio culturale che ha messo in luce varie sfaccettature della capitale della Germania ricostruita dopo la seconda guerra mondiale


Nella città  oggi ci sono larghe strade e modernissimi edifici (come quelli del Sony Center presso la Potsdamer Platz) dove dominano l'acciaio, il cemento armato e il vetro. Ma sono ancora evidenti, nei resti del muro che separava il mondo dell'Est da quello dell'Ovest, i segni della sofferenza di un popolo diviso. E' tangibile la volontà di non dimenticare il dramma vissuto sotto il nazismo quando si passeggia, vicino al quartiere ebraico tra i 2700 blocchi del Memoriale per gli ebrei assassinati.
Proprio davanti a questo Memoriale abbiamo ricordato il nostro collega fiorentino Riccardo Ehrman, corrispondente dell'ANSA da Berlino Ovest in quei tragici giorni, e che alcuni dei noi (i più vecchi) hanno conosciuto, tanti anni fa, in occasione di una visita nella sua Firenze. Ehrman divenne famoso in tutto il mondo per essere stato il giornalista che con una domanda in una conferenza stampa nella Berlino comunista diede inizio alla caduta del "muro". Era il 9 novembre del 1989: nella sala stampa della DDR il responsabile dell'informazione del partito comunista, rispondendo a una domanda di Riccardo, annunciò l'intenzione del suo governo di riaprire il confine fra le due Germanie (erano i tempi di Gorbaciov) per lasciare passare i cittadini che volevano andare in Occidente. Ehrman replicò: "Quando?" e il funzionario, preso alla sprovvista,non seppe che pesci pigliare e dalla sua bocca uscì la storica risposta: "A quanto ne so io, subito, da ora". Queste parole in un lampo fecero il giro del mondo e nello stesso tempo provocarono un ammasso di persone che si riversò sulle fortificazioni del muro. Le guardie, sorprese e prive di indicazioni, invece di aprire il fuoco aprirono i checkpoint e così una fiumana di berlinesi dell'Est si riversò all'Ovest senza controllo.
La visita si è conclusa con un tuffo nelle antiche civiltà greca e babilonese nel museo del Pergamon e nella galleria nazionale di arte moderna. Ambedue i musei a ottobre saranno chiusi per restauri almeno per quattro anni.