19/02/2014

Siddi: "Il governo Renzi prosegua i lavori in corso
per la riforma del settore e per l'attuazione dell'equo compenso"

Il segretario generale della Fnsi Franco Siddi"Per l’editoria e il lavoro giornalistico, su cui da 5 anni grava una crisi, non solo congiunturale, il processo di riforma avviato con l’ultima legge di stabilità e con i lavori in corso per l’equo compenso ha ora bisogno di essere, coerentemente con tempestività e concretezza, portato avanti. E’ augurabile perciò che nel passaggio tra l’Esecutivo Letta e il Governo Renzi si proceda senza dispersioni e, se possibile, preservando l’agenda attuativa del Sottosegretario Legnini concordata con le parti sociali". Lo sottolinea in una nota il segretario generale della Fnsi, Franco Siddi


"C’è necessità di impulso al rilancio - prosegue la nota di Siddi - e organizzazione del sistema, sul quale le innovazioni tecnologiche e i new media giocano una parte importante ma non potranno prescindere per molti anni ancora dalla carta stampata. E’ su questo comparto che, benché in sofferenza, si misurano i veri ricavi di impresa e le condizioni economiche di supporto qualitativo e patrimoniale per le nuove iniziative, da pensare in termini di integrazione e soprattutto di qualità dell’informazione. Non lasciare chi vede ridursi o perdere il lavoro senza protezione sociale è essenziale, in un giusto equilibrio, con innovazione e sostegno a nuova occupazione giornalistica regolare. Solo in questo modo si può ragionevolmente immaginare il futuro. La messa a punto dei decreti attuativi della Presidenza del Consiglio, con regole e obblighi sociali trasparenti, per la ripartizione dei fondi della legge di stabilità esige perciò la definizione della progettualità avviata. Allo stesso modo è assai importante che le scadenze fissate dal Sottosegretario Legnini (28 febbraio prossimo) per la valutazione delle proposte di attuazione della legge sull’Equo Compenso del lavoro autonomo giornalistico abbiano puntuale riscontro, già all’atto della formazione e del programma del Governo Renzi”.