12/01/2014

Stati generali dell'informazione precaria a Firenze: "Diffondiamo buone pratiche di resistenza"

Leggi regionali che incentivano i comportamenti virtuosi degli editori, cronisti precari che diventano imprenditori per poter continuare a fare i giornalisti, nuovi modelli di sindacato e opportunita' europee a disposizione. Sono stati questi alcuni dei temi affrontati agli Stati Generali dell'informazione precaria organizzati a Firenze dall'Associazione Stampa Toscana: un'occasione per fare il punto sulle grandi questioni nazionali come l'equo compenso e il rinnovo del contratto, e per diffondere "buone pratiche di resistenza" a beneficio dei giornalisti autonomi, precari e freelance, i primi a pagare il prezzo della crisi dell'editoria


"Ci deve essere senz'altro spazio e attenzione alla categoria dei precari del giornalismo: il governo e' con loro, tutto quello che possiamo fare verra' fatto". Questo il messaggio del governo nazionale, portato a Firenze dal sottosegretario Erasmo D'Angelis intervenuto a meta' mattinata.
Insieme a lui hanno preso la parola, fra gli altri, il presidente Ast Paolo Ciampi, il coordinatore della Commissione nazionale lavoro autonomo della Fnsi Maurizio Bekar, il responsabile regionale del Nidil-Cgil e rappresentante nazionale della Consulta delle professioni Alessio Branciamore, e il presidente della Fnsi Giovanni Rossi a cui sono state affidate le conclusioni. La Commissione informazione precaria dell'Ast, che ha accolto fra le proprie linee di indirizzo le linee guida degli Stati Generali nazionali che si sono svolti nel luglio scorso a Roma, si impegna a lavorare sulle buone pratiche e sulle migliori esperienze emerse da tutte le regioni, con le quali creare una rete. (ANSA)