15/11/2013
De Vito: "Contro i pensionati solo demagogia e fumo negli occhi"
Il consiglio direttivo del Gruppo pensionati del Piemonte, allargato a tutti gli iscritti , si è riunito il 13
novembre nella sede dell'Associazione Stampa Subalpina. All'ordine del giorno i temi della situazione sindacale, le iniziative dell'Ungp e della FNSI in favore dei pensionati a basso reddito, le prospettive contrattuali della categoria, anche alla luce della legge di stabilità che sta impegnando il parlamento
Presenti numerosi colleghi e il fiduciario Casagit Tiziana Longo, Il presidente del Gruppo e vicepresidente nazionale Antonio De Vito ha illustrato i lavori del Consiglio nazionale svoltosi a Roma il 9 ottobre, soffermandosi sull'entrata a regime del Fondo di perequazione che entro l'anno darà una integrazione pensionistica a 744 colleghi o superstiti. L'inpgi, come e' noto, ha già dato il via libera al primo versamento deciso dal Comitato tecnico. Per l'Unione - ha detto De Vito - si tratta di un traguardo importante, l'articolo 21 del contratto di lavoro sul Fondo di perequazione e' una conquista di tutti i giornalisti italiani, giovani e diversamente giovani.
Perciò chiediamo che anche nel nuovo contratto venga mantenuta questa norma, che è un ponte fra attivi e pensionati, un rimedio al progressivo impoverimento dei trattamenti, che non sono affatto d'oro, se non per una minima percentuale di "quiescenti". E' di moda come sempre prendersela con i pensionati, facendo di ogni erba un fascio, ma spesso le ricette avanzate sono pura demagogia, prive di serietà, soltanto fumo negli occhi, mentre l'adeguamento all'inflazione per il 2014 sembra a tutt'oggi, l'araba fenice".
Si sono susseguiti molti interventi sul tema "pensionati da spremere",mentre tutto il mondo dell'informazione e' ogni giorno sotto attacco. L'assemblea torinese ha chiesto alla FNSI di puntare davvero alla "riduzione del divario tra garantiti e non garantiti", battendosi per cambiare parametri, risorse, norme e abitudini che ostacolano le necessarie riforme.
Infine i pensionati hanno espresso solidarietà e partecipazione per lo sciopero del 15 novembre indetto dai sindacati confederali in Piemonte, per chiedere il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga e maggiore attenzione ai settori più deboli della società' e una politica di risanamento economico improntata finalmente a criteri di equità. L'editoria in grave crisi sta pagando un prezzo altissimo alla riduzione degli investimenti pubblicitari, calati in Piemonte del 30 per cento nell'ultimo anno, dopo un 2012 disastroso. Così l'informazione rischia il peggio, altro che libertà di stampa, circolazione delle idee e diritti dei cittadini. Il sindacato dei giornalisti e i pensionati che ne fanno parte, facciano sentire la loro voce.